Una startup siciliana, palermitana, premiata a livello europeo per un importante brevetto che permette di realizzare una speciale protesi con le stesse tecniche della stampa 3D. La startup - giovanissima -, creata appena un anno fa a Palermo, nel luglio 2018 - si chiama Amed, acronimo di Advanced Medical Engineering Devices. A guidarla i fondatori: Emanuela Bologna, dottoranda presso il dipartimento di Ingegneria di Palermo, Felice Pecoraro, ricercatore TDB in chirurgia vascolare presso il Policlinico Paolo Giaccone, e Massimiliano Zingales, professore associato di Scienza delle Costruzioni presso il dipartimento di Ingegneria all’Unipa. Ad Amed è andato il riconoscimento dell'Istituto Europeo di Tecnologia nell’ambito del Innovation Project, un bando che in Sicilia era stato promosso dal Consorzio Arca e che ha assegnato un contributo di 75 mila euro per la realizzazione del progetto. Nello specifico, la startup ha sviluppato una particolare tipologia di protesi, denominata Aneuris, da applicare all’interno dell’aorta addominale (che in termini medici si chiama Stent-Graft) per la cura dell’aneurisma, che si basa su un particolare dispositivo realizzato con tecniche di manifattura additiva, le stesse utilizzate per la stampa in 3D. Una metodologia che permettere di sviluppare protesi assolutamente personalizzate, basate sull'anatomia del paziente, mediante le tecniche di fusione a fascio laser. Inoltre, la sua applicazione riduce di molto i tempi di degenza. Amed non è nuova a prestigiosi riconoscimenti, anzi. Nel suo primo anno di attività la start-up la Start-Cup Sicilia 2018 e il premio quale miglior start-up innovativa per la competizione “A&T Premio Industria 4.0” ed il secondo premio tra i votati dal pubblico per la competizione “A&T Premio Industria 4.0”.