A Palermo una due giorni di studio alla scoperta di nuove possibilità di gestione e trattamento delle forme incontrollare di asma. Si riuniranno il 10 e l'11 maggio a Villa Magnisi, per confrontarsi sullo stato dell’arte e le prospettive di cura dell’asma grave, i maggiori esperti del settore, in occasione della Giornata Mondiale dell'Asma.
All’evento scientifico, ideato ed organizzato dal Professore in Malattie dell'Apparato Respiratorio Nicola Scichilone, patrocinato dall'Università di Palermo e dalle maggiori società scientifiche nazionali e internazionali e promosso dalla UOC di Pneumologia del Policlinico Universitario di Palermo, interverranno il Sindaco di Palermo Leoluca Orlando, il Magnifico Rettore dell’Università di Palermo Fabrizio Micari, il manager del Policlinico “P. Giaccone” Carlo Picco e il Presidente dell’Ordine dei Medici di Palermo Salvatore Amato.
Secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, in molti Paesi la prevalenza dell'asma è aumentata negli ultimi decenni. Si ritiene infatti che ad oggi nel mondo ci siano almeno 300 milioni di persone affette da asma (il 5-20% della popolazione mondiale) e si prevede che il tasso di incidenza possa aumentare nei prossimi anni, in particolare nei Paesi più sviluppati.
Si stima inoltre che attualmente circa il 10-15% dei bambini e circa il 7-8% della popolazione adulta soffrano di asma, anche se questa dato in prevalenza varia da un Paese all'altro. In Italia infatti si calcolano 3 milioni di persone con asma, dei quali il 10% (circa 300mila) con una forma incontrollata: un dato in costante aumento. Nello specifico, in Sicilia, sono 500mila i pazienti asmatici di cui il 5-10% soffre di asma grave.
Fil rouge della due giorni congressuale è la PMI – Precision Medicine Initiative, proposta da Barack Obama nel gennaio 2015 con l’obiettivo di erogare “il trattamento giusto al momento giusto” e che oggi giunge anche a Palermo applicata all’asma grave. Un modo di intendere la diagnosi del tutto rivoluzionario, basato su un approccio personalizzato su ogni singolo paziente secondo le sue caratteristiche genetiche, biomarker, fenotipiche o psicosociali. Ad ogni paziente dunque la sua terapia “sartoriale” con un sempre più elevato livello di accuratezza volta a limitare il margine di errore ma anche risposte cliniche errate, effetti collaterali e spese superflue a carico del SSN.
Per individuare una strategia globale nell’approccio clinico-terapeutico dell’asma e delle metodologie personalizzate e adattate ad ogni tipologia di paziente, ma anche per aiutare i professionisti della salute, i caregivers e i pazienti, nel corso dell’evento verranno presentate in anteprima le nuove linee guida GINA 2019 dal responsabile internazionale Louis P. Boulet, anche presidente di Interasma Global Asthma Association, e dal coordinatore del gruppo GINA Italia e Membro del Comitato Esecutivo del GINA Internazionale Pieluigi Paggiaro.
“I dati mondiali e nazionali ma anche regionali descrivono uno scenario preoccupante in cui la malattia viene gravemente sottovalutata. Sebbene infatti nella maggioranza dei casi l'asma sia presente in forme lievi – afferma Nicola Scichilone, Professore in Malattie dell'Apparato Respiratorio del Policlinico di Palermo, Adjunct Professor alla Johns Hopkins University e responsabile scientifico dell’evento -, va comunque considerata una malattia cronica che nel 10% dei casi può presentarsi in forme gravi. Oggi lo scenario sta radicalmente cambiando grazie all'introduzione di terapie biologiche che si inseriscono nel contesto della terapia personalizzata. I nuovi farmaci biologici, riconoscono specifici target molecolari ed agiscono sui meccanismi patogenetici della malattia. Di particolare rilievo è l’attività del Centro di Riferimento Regionale per la ricerca e cura dell’asma grave in grado di offrire al paziente oltre alle terapie tradizionali anche la possibilità di essere inseriti in protocolli sperimentali”.
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