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Gerolin: con una classifica diversa, il mercato poteva essere diverso

Il direttore sportivo del Palermo Manuel Gerolin

PALERMO. La classifica – apparentemente – serena del Palermo, ha inciso sul mercato di gennaio. Manuel Gerolin spiega le motivazioni del mercato rosanero, non proprio esaltante sul fronte arrivi: “Il mercato di gennaio lo abbiamo iniziato due mesi fa – ha detto Gerolin in sala stampa - venti giorni fa avevo detto che, in base alla situazione di classifica, arrivavamo per capire alcune situazioni. Se la classifica fosse stata diversa, ed eravamo vicini alla terzultima, il nostro mercato poteva essere diverso ma vista la maturazione dei nostri giovani abbiamo deciso di inserirne altri, consci che ci sia un ulteriore crescita nella seconda parte del campionato. Sorrentino, Vazquez, Rispoli, Jajalo e Gilardino sono ancora qui. Noi, muovendoci in prospettiva futura, dobbiamo fare gli innesti giusti. Non dimentichiamoci gli sforzi che ha fatto Zamparini per levare gli ingaggi pesanti alla società come Bolzoni, Terzi, Troianiello e Daprelà. Contratti pesantissimi che in una determinata logica societaria non hanno senso. Il giocatore che prende 6-700 mila euro netti all’anno deve andare in una grande squadra".

Gerolin illustra anche le strategie del futuro. "Per il prossimo anno il mercato inizia oggi: dovremo essere attenti alle uscite e rimpiazzarli nel migliore dei modi. Quelli che sono arrivati quest’anno hanno sostituito coloro che nella scorsa stagione hanno finito un ciclo qui. Vedremo di fare gli innesti giusti. Arrivano solo giovani? Abbiamo visto un passo in avanti, avremmo preso giocatori pronti solo in caso di classifica peggiore. Non si sono prospettate situazioni interessanti e quindi abbiamo preferito puntare su altri giovani interessanti come Balogh, Cristante e Bentivegna. Abbiamo seguito questa linea”.

Gerolin parla anche del momento rosanero e del match di domani contro il Milan: “Mi aspetto continuità, non vuol dire fare 2-3 partite positive ma 4-5 di fila. I ragazzi devono continuare sulla strada intrapresa ma è logico che il Milan non è il Carpi: a prescindere dal risultato di domenica nel derby, sappiamo il valore del Milan pieno di campioni. Rispettiamo il Milan ma sono convinto che faremo una grande partite e son convinto che i ragazzi dimostreranno la loro maturazione”.

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