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Lavori allo stadio Barbera: molte promesse, niente soldi

PALERMO.STADIO COMUNALE RENZO BARBERA..Ph.Alessandro Fucarini.

Quando fu firmata (a giugno scorso) l’intesa sulla proroga di sei anni della convenzione dello stadio Renzo Barbera (in attesa dell’accordo su 99 anni) furono previsti altri 3 milioni di euro per gli interventi di manutenzione. Identica cifra, nel 2024, il Consiglio comunale aveva destinato allo stesso scopo. Soldi cash, insomma, oltre alle compensazioni col canone di concessione, come impegno del proprietario dell’impianto a rimetterlo in sesto. Soldi che devono essere affidati alla società per interventi svolti o in corso di lavorazione. Sorrisi e strette di mano a parte, l’unica certezza è che nelle casse del club non è arrivato (ancora) nulla.

Dal lato del Comune tentano di minimizzare il ritardo come un banale indugio burocratico (dopo dieci mesi?); sulla sponda di viale del Fante, invece, c’è una irritazione tenuta sotto traccia. Ma le bocche sono cucite. «Si vogliono evitare incidenti», spiega una fonte vicina al management. Che, comunque, lamenta riunioni su riunioni, incontri in sequenza, documenti e pareri che finora, però, non hanno portato nessun euro nelle casse.

L’opposizione, per voce dei consiglieri del gruppo Oso, denuncia la mancata spesa di 3 milioni di euro stanziati lo scorso anno. «Il vero problema - accusano Ugo Forello, vicepresidente della commissione Bilancio, e Giulia Argiroffi - è che queste somme non sono mai state impegnate dal settore Patrimonio, finendo di fatto per essere perse». Se questa cosa fosse confermata saremo di fronte a un guaio: significa che lo stanziamento è andato a binario morto, cioè in economia, tra i fondi non utilizzati. In questo caso servirà appostare di nuovo i soldi e passare dal Consiglio per il via libera.

Di sicuro si racconta di frequenti processioni nell’ufficio di Sergio Pollicita, a Palazzo Galletti, dall’influente capo di gabinetto del sindaco, a cui è stato affidato il dossier, con lo scopo di venire a capo della questione. «Insomma - spiegano con l’obbligo dell’anonimato più totale - ci sono alcuni intoppi e intanto le fatture pervenute sono lievitate a otto milioni». C’è una questione tecnica che è andata emergendo ed è la seguente: si possono affidare finanziamenti a privati per interventi su un bene pubblico senza applicare le regole degli appalti?». Bella domanda.

Dalle parole del sindaco, Roberto Lagalla, è come se la questione fosse ormai esclusivamente nelle mani degli uffici (del club rosanero e del Comune). E infatti dice: «L’impegno amministrativo c’è stato e le risorse economiche sono già disponibili. Si è solo trattato di un passaggio temporale per rendere congrui i lavori portati a termine, ovvero per verificare amministrativamente se gli interventi svolti dal Palermo fossero rispondenti all’autorizzazione stessa. Proprio di questo ho parlato io stesso con la società di viale del Fante, in una riunione di pochi giorni fa con l’ad Gardini e il presidente Mirri».

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