
Il protocollo per il waterfront di via Crispi a Palermo e sullo sfondo la contesa sulla nomina dei vertici dell’Autorità portuale.
«Non ho avuto ancora alcuna interlocuzione con il presidente Schifani ma credo che ci sarà presto. Oggi voglio placare tutti. Il presidente Schifani ha avuto un timore legittimo ma che non è fondato. Lo dimostreremo con i fatti. Quello di oggi è solo l’inizio di un percorso che sarà caratterizzato da un grande rispetto istituzionale che la mia persona e il mio ruolo avrà nei confronti dell’istituzione e della persona di Renato Schifani, per il suo ruolo nella politica regionale e nazionale». Così il commissario straordinario dell’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia occidentale, Annalisa Tardino, a margine dell’ncontro per la realizzazione del waterfront di via Crispi.
Parole che tuttavia non riescono a innescare una descalation sulla vicenda. «La fondatezza del provvedimento di nomina del commissario straordinario dell’Autorità portuale della Sicilia occidentale sarà valutata nel merito dal Tar di Palermo che ha già fissato, a seguito del ricorso della Regione, l’udienza per il 13 gennaio», ribadisce il presidente della Regione, Renato Schifani, raggiunto dall’ANSA, aggiungendo che dalla presentazione del ricorso si è «astenuto da qualsiasi dichiarazione in merito per rispetto dei giudici».
«C’è un contraddittorio politico che riguarda le istituzioni che hanno competenza alla designazione. Non è in discussione la persona Tardino - ha commentato il sindaco di Palermo - Roberto Lagalla -. La mia posizione nei confronti dell’avvocato Tardino è ovviamente personale e non istituzionale, perché per me è un interlocutore non solo necessario ma obbligatorio, che io rispetto per la funzione che svolge».
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