Palermo

Sabato 13 Settembre 2025

Palermo, gli attacchi dei vigili a Basile. L’opposizione: via Colucciello

Palermo. Via Roma a senso unico di marcia da via Cavour a via Emerico Amari. .Ph.Alessandro Fucarini.

I fatti di via La Malfa, al comando della polizia municipale di Palermo, col ragioniere generale preso di mira nel corso di un'assemblea sindacale, hanno dominato la giornata politica di ieri. Culminata con la richiesta di rimozione del comandante dei vigili urbani arrivata dall’opposizione nel suo insieme. Il Consiglio comunale è rimasto paralizzato dopo che l'opposizione ha chiesto la presenza del sindaco in Aula perché «illustri i provvedimenti che intende adottare». Roberto Lagalla non si è presentato; sul piano triennale delle opere pubbliche (per cui la seduta era convocata) mancavano le schede tecniche per gli emendamenti; del «caso Basile» non s'è discusso. Un'altra giornata da dimenticare. Il tutto in una surreale danza di riunioni di maggioranza e opposizione, di capigruppo convocati dalla presidenza: una sorta di sotterraneo Consiglio comunale che rende oscura la genesi di ogni decisione. Se ne riparla martedì, ancora sul piano triennale delle opere pubbliche su cui il capogruppo dei meloniani, Giuseppe Milazzo, è durissimo: «Ritardi colpa sì dell’opposizione ma anche di assessori distratti che non seguono i lavori del Consiglio». Mentre mercoledì scorso, nel corso di una loro assemblea, alcuni vigili avevano utilizzato frasi fuori misura e intimidatorie contro Paolo Basile. La sua colpa? Avere chiesto la restituzione di una quota delle somme erogate come compenso extra, perché le liquidazioni sono risultate in eccesso rispetto a quanto previsto dal contratto nazionale di lavoro. Da qui il ragioniere è diventato un nemico. Circostanza che i consiglieri Ugo Forello e Giulia Argiroffi, del gruppo Oso, hanno condannato nella stessa giornata in cui sono accaduti i fatti - denunciati peraltro da un funzionario della polizia municipale che partecipava all'assemblea - chiedendo al primo cittadino «quali azioni di verifica dei fatti» abbia intrapreso o intende intraprendere, rinnovando «la richiesta di immediate dimissioni del comandante Colucciello». Intanto sindaco e giunta hanno preso apertamente posizione. In un comunicato parlano di «fatti deprecabili». Ed esprimono «ferma condanna per ogni comportamento che, anche in ambito sindacale, si collochi al di fuori delle corrette e consentite dinamiche istituzionali. Sarà richiesto - si legge nella nota diffusa - un puntuale approfondimento su quanto accaduto, al fine di chiarire eventuali responsabilità e tutelare la dignità di quanti impropriamente fatti oggetto di riferite minacce e violenze verbali, nel caso specifico il ragioniere generale Paolo Basile». Al quale, comunque, viene confermata, assieme agli altri dirigenti, «massima stima e piena fiducia». In ordine sparso si muove la VI commissione Attività produttive, guidata da Ottavio Zacco, che fornisce vicinanza e solidarietà a Basile, oggetto «di gravi e ingiustificate pressioni e i toni minacciosi durante un’assemblea dei vigili». Così come Pasquale Terrani, presidente della VII, chiede «che il comandante della polizia municipale possa adottare strategie utili a ristabilire equilibrio e serenità all’interno del corpo». Nota congiunta dei gruppi di minoranza che parlano di «clima pericoloso e inaccettabile». Accusano il sindaco, che ha scelto di esprimersi con una nota anziché presentarsi in aula: «Scegliendo di non intervenire e di affidare solo dopo la chiusura del Consiglio alla stampa le sue considerazioni, ha lasciato la sua maggioranza in balia di imbarazzi e tensioni, paralizzando l’aula. A ciò si aggiunge un’ulteriore responsabilità: quella del comandante Colucciello. Al sindaco rivolgiamo invece pubblicamente l’appello a rimuoverlo immediatamente dall’incarico: la sua permanenza è ormai insostenibile».

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