Doveva essere la resa dei conti interna a Forza Italia. Il momento cruciale di uno scontro estivo fra alcune aree del partito e il presidente della Regione. Invece Renato Schifani è uscito dalla riunione del gruppo parlamentare rafforzato. Forte anche di un intervento in video conferenza del segretario nazionale Antonio Tajani che ha ribadito l’intenzione di puntare su un bis dell’attuale inquilino di Palazzo d’Orleans. Il vertice di partito è andato in scena fra le 11 e le 14 all’Ars. Presenti i 14 deputati e anche il coordinatore Marcello Caruso ma non gli assessori tecnici, per quanto molte delle critiche più annunciate da parte del gruppo riguardassero proprio l’azione di Daniela Faraoni (Sanità) e Alessandro Dagnino. In apertura di riunione il colpo di scena. Schifani ha chiesto di collegare in video Tajani che ha preso la parola per blindare l’azione del presidente sia a Palazzo d’Orleans che nella gestione del partito. Tajani ha detto che «esistono sedi e tempi dedicati al dibattito interno, come l’imminente congresso regionale, dove ciascuno potrà presentare le proprie proposte e idee con lealtà e trasparenza ma il continuo scambio di comunicazioni a mezzo stampa, senza un vero dibattito e un reale confronto, non è utile al partito e tradisce la fiducia dei nostri iscritti, che meritano chiarezza e coesione». È la richiesta, piuttosto esplicita, a interrompere gli scontri interni. Per la verità restano delle critiche, per esempio sulla redazione della nuova rete ospedaliera. Ma quelle che puntavano a ottenere un rimpasto o più margini di manovra sono rimaste sotto traccia. È emerso invece un tema che agita i deputati: il patto che Schifani ha chiuso con Lombardo. Il timore è che gli uomini di Mpa (oggi Grande Sicilia) possano confluire nelle liste forziste sia alle politiche che alle Regionali. Tajani ha detto che il patto riguarda solo «l’affiliazione» e non prevede liste unitarie. E anche Schifani ha assicurato che Mpa-Grande Sicilia avrà una lista autonoma alle Regionali, evitando così derby pericolosi con i forzisti. Anche se resta in piedi la possibilità di ospitare qualche autonomista nelle liste nazionali per far aggirare a Lombardo lo sbarramento del 5%. Infine Tajani ha ribadito che Forza Italia punta a un secondo mandato per Schifani: «Pieno apprezzamento per l’operato del governo regionale sotto la guida di Schifani e per i risultati straordinari ottenuti da Forza Italia in Sicilia, primo partito per numero di eletti e con migliaia di iscritti».