Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Formazione in Sicilia, Federterziario: esclusioni illegittime tra gli enti e violazione del diritto allo studio

L'organizzazione datoriale del settore della formazione professionale in Sicilia, Federterziario, ha denunciato con forza quanto accaduto con la pubblicazione delle graduatorie delle annualità 2025/2026 da parte della Regione Siciliana. «Decine di enti di formazione professionale - scrive - sono stati ingiustamente esclusi, non per carenze progettuali o mancanza di requisiti, ma per il solo fatto che alcune scuole statali hanno rifiutato illegittimamente di rilasciare i nulla osta richiesti dai genitori per il trasferimento dei propri figli nei percorsi di istruzione e formazione professionale. La Regione, anziché tutelare le famiglie e garantire la libera scelta educativa sancita dalla Costituzione e dalla legge regionale 23/2009, ha scelto di legittimare tale abuso, penalizzando gli enti e, soprattutto, centinaia di studenti che si vedono negata la possibilità di assolvere all’obbligo di istruzione e formazione nei percorsi prescelti».

Quindi, l'organizzazione prosegue: «Per la prima volta in Sicilia, questa previsione, cioè la subordinazione dell’ammissione a finanziamento al possesso del nulla osta, è stata inserita all’interno di un avviso pubblico. Una scelta grave e senza precedenti che solleva interrogativi inquietanti: chi l’ha suggerita? Qual è la vera motivazione? Cui prodest? Questo comportamento è grave e inaccettabile perché calpesta il diritto allo studio e la libertà di scelta delle famiglie, compromette la continuità didattica di centinaia di allievi,  scarica sugli enti di formazione le conseguenze di un atto illegittimo compiuto da altri soggetti cioè le scuole statali, mette a rischio la stabilità occupazionale di migliaia di operatori del sistema, che vedranno svanire il proprio lavoro a causa di un meccanismo ingiusto e arbitrario».

Federterziario denuncia pubblicamente «una situazione che configura un vero e proprio abuso istituzionale, con effetti devastanti sulla tenuta del sistema formativo siciliano, sul futuro dei giovani e sull’occupazione di moltissimi lavoratori». Chiede quindi «l’immediata revisione delle graduatorie e il reintegro degli enti esclusi a causa della mancata trasmissione dei nulla osta, un atto chiaro dell’assessorato regionale che ribadisca il carattere obbligatorio e dovuto del nulla osta, impedendo alle scuole di ostacolare le famiglie, un intervento urgente dell’Ufficio scolastico regionale e delle Autorità di controllo per accertare le responsabilità dei dirigenti scolastici che hanno violato la legge. Se non vi sarà un intervento immediato - proseguono - il settore della formazione professionale siciliana sarà costretto a dare vita ad azioni di mobilitazione pubblica e legale, a difesa non solo dei diritti degli studenti e delle famiglie, ma anche della tutela occupazionale di migliaia di lavoratori».

Caricamento commenti

Commenta la notizia