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La maggioranza tradisce il governo ma Schifani va avanti con la manovra ter

Il voto segreto blocca la riforma dei consorzi di bonifica. Dieci franchi tiratori si sono schierati con Pd e 5 Stelle. Ma il governatore punta al varo nei tempi stabiliti, con qualche modifica al testo

Renato Schifani non cambia l’agenda del governo. Il presidente non ritirerà la manovra ter da 345 milioni malgrado il clima infuocato ne metta a rischio il varo, previsto entro il 6 agosto.

A Palazzo d’Orleans non è sfuggito il messaggio partito dai banchi della maggioranza, quel no a un testo blindato che non includa emendamenti per finanziare iniziative nei collegi elettorali.

Non è un caso che subito dopo il voto di ieri i deputati della maggioranza abbiano chiesto a Schifani la convocazione di un vertice per le prossime mosse. Ma il presidente oggi alle 15 dirà loro «vado avanti». E aprirà solo a una condizione.

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