
Riconoscere il diritto alla pensione e avviare un percorso di stabilizzazione per i lavoratori socialmente utili (Lsu) e i lavoratori di pubblica utilità: è l’obiettivo della proposta di legge presentata dal Movimento Cinque Stelle alla Camera dei Deputati. Primi firmatari i parlamentari siciliani Davide Aiello e Filippo Scerra.
Una misura attesa da decenni che punta a sanare una situazione che riguarda migliaia di lavoratori che, pur operando da anni a supporto della pubblica amministrazione, non hanno mai potuto beneficiare delle tutele riconosciute ai colleghi contrattualizzati. In Sicilia – fa sapere Aiello – si stima che siano stati circa 40 mila i lavoratori coinvolti nel tempo in questi progetti, attivi già dagli anni ’90.
«Questi lavoratori – afferma Davide Aiello – hanno rappresentato e rappresentano una risorsa fondamentale per il Centro-Sud. Il loro impiego ha assunto di fatto i contorni di un rapporto subordinato, ma senza alcuna garanzia previdenziale ed economica. È ora di riconoscere il loro valore e dare dignità al lavoro svolto per decenni».
Il testo prevede il riconoscimento previdenziale dei periodi lavorativi finora ignorati nei conteggi pensionistici e, per gli Lsu e Lpu ancora in attività – poco meno di 5.000 in Sicilia – un percorso di stabilizzazione con contratti a tempo indeterminato di almeno 30 ore settimanali.
Secondo i dati riportati dal M5s, a livello nazionale il bacino di Lsu e Lpu ha raggiunto nel tempo le 140 mila unità. Un numero oggi in forte calo a causa di pensionamenti, dimissioni o assunzioni presso gli enti pubblici. La proposta di legge ora attende l’iter parlamentare. Per i Cinque Stelle si tratta di «una battaglia di giustizia sociale», che punta a restituire diritti a chi ha garantito per anni servizi essenziali alla collettività senza adeguato riconoscimento contrattuale.
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