
La Corte d’Appello di Palermo ha dichiarato inammissibile l’istanza di revoca presentata da Santo Orazio Primavera della sospensione della pronuncia che aveva dichiarato ineleggibile Salvatore Giuffrida alla carica di deputato dell’Ars. Per effetto della pronuncia della Corte d’Appello, Giuffrida rimane in carica.
La vicenda parte nel gennaio scorso, quando la Corte d’Appello aveva dichiarato Giuffrida "ineleggibile" in relazione alle elezioni svoltesi il 25 settembre 2022, dichiarandolo decaduto. Al suo posto si era quindi insediato Santo Orazio Primavera. Con ricorso in Cassazione, Giuffrida difeso dagli avvocati Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia ha impugnato tale sentenza, chiedendo inoltre la sospensione della stessa nelle more del giudizio in Cassazione.
La Procura Generale presso la Corte d’Appello di Palermo ha espresso parere favorevole all’accoglimento di tale domanda di sospensione e per effetto di tale pronuncia Giuffrida si è reinsediato all’Ars. Primavera ha quindi presentato alla Corte d’Appello istanza di revoca dell’ordinanza, sostenendo l’erroneità della stessa. Giuffrida si è costituito in giudizio, chiedendo alla Corte d’Appello di dichiarare inammissibile e, comunque, infondata la suddetta domanda di revoca, fino alla pronuncia definitiva arrivata oggi.
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