È una partita che vale almeno 500 milioni, forse 700. E dall’esito della quale dipende il programma di breve-medio periodo della Regione. È iniziato il confronto col governo nazionale per le compensazioni dei minori incassi dell’Irpef. Sulla carta è un passaggio quasi burocratico: lo Stato si è impegnato a versare alle Regioni a statuto speciale somme che coprono le perdite derivanti dalla riforma che ha modificato gli scaglioni dell’Irpef. La Sicilia nei giorni scorsi ha comunicato al ministero dell’Economia a quanto ammonta la perdita: almeno 700 milioni. Si tratta di stime sufficienti a fornire i parametri della trattativa. La legge nazionale prevede infatti che i 7/10 di quanto incassato restino nell’Isola: dunque la perdita netta per Palazzo d’Orleans sarebbe di oltre 500 milioni. Su queste basi il dipartimento Finanze dell’assessorato all’Economia, guidato da Silvio Cuffaro, nei giorni scorsi ha avviato il confronto coi tecnici del ministero. Ora però al tavolo siederanno il presidente Schifani e l’assessore Alessandro Dagnino, visto che la partita è tutta politica. Per illustrarla Cuffaro fa riferimento a quanto accaduto l’anno scorso di questi tempi. L'articolo completo sul Giornale di Sicilia in edicola e nell'edizione digitale.