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Venerdì 14 Marzo 2025

Uil Sicilia, Lionti e Sampino: il diritto alla salute viene leso ogni giorno, si cambi rotta

ROMA (ITALPRESS) – In Italia, secondo i dati della Federazione Cimo-Fesmed, tra il 2010 e il 2020, sono stati chiusi 111 ospedali e 113 Pronto soccorso e tagliati 37 mila posti letto. Nelle strutture ospedaliere mancano oltre 29 mila professionisti sanitari. E’ quanto è emerso nel corso di una conferenza stampa organizzata della Federazione nazionale

«La Uil Sicilia da tempo denuncia la mancanza di adeguati investimenti, di personale, di posti letto, di una sanità territoriale che possa evitare l'ingolfamento delle strutture sanitarie. Ancora oggi personale e pazienti sono abbandonati a loro stessi mentre il governo Schifani rilascia comunicati stampa ed evita confronti. È una sanità inefficace ed inefficiente che - come leggiamo dalla cronaca - mette sempre più a rischio la salute dei cittadini». Lo sostengono la segretaria generale Luisella Lionti e il segretario della Uil Fpl Sicilia, Totò Sampino, che sottolineano «lo sfascio del sistema». «Il diritto alla salute viene leso ogni giorno, è arrivato il momento di cambiare rotta. Ancora oggi, infatti, non è stato varato un piano sanitario adeguato nonostante le nostre ripetute sollecitazioni e non c'è stato un investimento sulla medicina territoriale né un piano per colmare le carenze di organico - aggiungono Lionti e Sampino -. Servono risorse e la riorganizzazione del settore con assunzione di personale sanitario ma serve anche un’azione politica del governo regionale immediata e diversa. Questo sindacato rivendica il diritto a curarsi nel territorio in cui si vive, senza le lunghe attese che finiscono col pregiudicare la salute dei cittadini, soprattutto quella dei più fragili e degli anziani che sempre più spesso rinunciano a curarsi. Ci sono da potenziare anche i servizi di salute mentale, l’assistenza domiciliare, la medicina del territorio. Solo un sistema pubblico accessibile a tutti può garantire il diritto universale alla salute e alle prestazioni sociali creando benessere e occupazione». La Sicilia, infine, è ancora in forte ritardo sulla realizzazione di case e ospedali di comunità. Lo dimostrano i dati diffusi pochi giorni fa da Palazzo Chigi durante la cabina di regia Pnrr per una verifica puntuale dello stato dell’arte degli interventi in sede territoriale. A fronte di 1030 strutture previste, sono stati avviati i lavori sono in 934 case della comunità, ma solo 38 sono state collaudate. 278 sono invece gli ospedali con interventi in corso a fronte delle 307 strutture programmate. I rallentamenti maggiori dei cantieri si evidenziamo soprattutto al Sud, Sicilia inclusa.

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