
Rivendicano più garanzie per lo svolgimento degli incarichi di responsabile delle dighe e della sicurezza degli impianti e chiedono un adeguamento economico, perché nel loro contratto, quello del comparto della Regione siciliana, non sono previste specifiche per Rssp e preposti, a fronte di adempimenti previsti dalla normativa dello Stato per questi ruoli, come per esempio la reperibilità h24 mentre il loro contratto prevede un massimo di 6 giorni.
È il motivo per cui 48 dipendenti della Regione, per lo più ingegneri e tecnici - 22 funzionari e 28 ispettori - hanno firmato le lettere di rinuncia agli incarichi presso il dipartimento dell’Energia, che scatteranno a maggio. Una grana per la Regione impegnata nella manutenzione e nella gestione delle dighe dopo un anno contrassegnato dalla siccità e dalla continua rincorsa alle emergenze.
«Non è una questione nuova, ne parliamo da almeno quindici anni», dice Bernardo Scaturro del Cobas/Codir, il sindacato dei regionali che assieme ad altre cinque sigle sta seguendo la vicenda. Il dirigente del dipartimento Energia, Arturo Vallone, ha convocato i sindacati per il 12 marzo con l’obiettivo «di trovare adeguate proposte o soluzioni alla problematica».
Fino a due anni fa per incentivare il personale della Regione con i requisiti in regola ad assumere gli incarichi, il dipartimento Energia aveva messo in campo un progetto che aveva permesso di destinare risorse aggiuntive a copertura delle maggiori responsabilità in carico a funzionari e ispettori. «Ma già l’anno scorso il dipartimento ha deciso di non proseguire col progetto, per cui questi dipendenti, che hanno competenze e professionalità, non si sentono garantiti rispetto al ruolo delicato che ricoprono, quello del preposto alla sicurezza può avere risvolti anche di tipo penale, ma non hanno neppure le coperture assicurative che invece hanno i dirigenti regionali», aggiunge il sindacalista del Cobas/Codir.
Per i sindacati la Regione ha al proprio interno il personale per questi incarichi come dimostra l’attuale gestione e respingono a priori eventuali ipotesi di assegnazione a esterni di questi ruoli.
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