Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Braccio di ferro tra Palermo e Comune per lo stadio: l'ultimatum non piace a Palazzo delle Aquile

L’ultimatum del Palermo non sarebbe stato per niente gradito a Palazzo delle Aquile. La scadenza del 31 marzo, fissata in un’intervista dall’amministratore delegato Giovanni Gardini per la firma della convenzione per lo stadio Renzo Barbera, è stata percepita come una forzatura, lontana dai tempi della politica e soprattutto è sembrata ingenerosa, vista la meticolosità con cui è stata affrontata la questione. L’accordo prevede la concessione dello stadio al Palermo per 80 anni, con investimenti della società per circa 18 milioni nei primi cinque anni e altri 30 milioni per il rifacimento completo dell’impianto entro il 2035.

La trattativa va avanti ma anche il Consiglio comunale non intende subire sollecitazioni da parte del club. Domenica scorsa un dettaglio non è sfuggito agli osservatori più attenti: nella tribuna autorità dell’impianto di viale del Fante la poltrona riservata al sindaco Roberto Lagalla era rimasta vuota.

Anche il presidente di Sala Martorana, Giulio Tantillo, non si fa tirare per la giacca frenando sulla tabella di marcia che vorrebbe dettare il Palermo: «Comprendiamo le loro ragioni ma la tempistica la dettiamo noi».

Un servizio completo di Fabio Geraci sull'edizione del Giornale di Sicilia in edicola oggi

Digital Edition
Dal Giornale di Sicilia in edicola

Scopri di più nell’edizione digitale

Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.

Leggi l’edizione digitale
Edizione Digitale

Caricamento commenti

Commenta la notizia