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Palermo, l'ex Iena Ismaele La Vardera lancia il suo movimento politico Controcorrente

Ismaele La Vardera lancia ufficialmente a Palermo il movimento «Controcorrente». Dopo la rottura con Cateno De Luca, il leader di Sud chiama Nord, l’ex Iena ha tenuto a battesimo oggi pomeriggio (14 febbraio) il nuovo soggetto politico «Lottare x Restare» che punta a compattare il cosiddetto fronte dell’opposizione in Sicilia contro quello che il deputato regionale definisce «il peggiore governo che l’Isola abbia mai avuto».

Un movimento che chiude le porte ai cosiddetti «trombati della politica» e si apre invece ai giovani, alla gente comune e pezzi della società civile. Tra questi, l’imprenditore antimafia Giuseppe Piraino, la pluricampionessa di kickboxing Elena Pantaleo, e ancora il figlio di Lia Pipitone, Alessio Cordaro, fino ad arrivare all’ex deputato agrigentino Michele Sodano.

«La Sicilia, la nostra terra, merita di più - ha detto il deputato regionale - non siamo il Sud dimenticato d’Europa, siamo il cuore pulsante del Mediterraneo, e non ci fermeremo finchè non conquisteremo la dignità che ci spetta. Quello che abbiamo - continua La Vardera - è un governo che ha svenduto la Sicilia a Roma, che ha piegato la nostra sanità alle logiche di partito, e che continua a nascondersi dietro il voto segreto. Noi non ci piegheremo. Mai con loro. Mai con chi ha tradito e svenduto la nostra Isola».

Una decina i punti principali del programma di Controcorrente e che sarà costruito da chiunque vorrà dare il proprio contributo - e che si fonda su dieci «Fari simbolo di guida e speranza». «Non vogliamo sedi di partito - ha proseguito il deputato regionale - vogliamo fari nei territori, punti di luce che indichino la strada». E da qui i vari punti che passano dal «Basta con la lottizzazione politica della sanità» fino a no «alla svendita delle nostra acqua». «Non saremo mai complici di chi governa oggi la Sicilia: nessuna alleanza con chi ha distrutto la nostra terra e soprattutto mai più casi come quello di Auteri: punteremo sulla trasparenza assoluta nelle istituzioni», ha concluso La Vardera.

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