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Il faccia a faccia è andato in scena a Milano, a margine di una giornata che ha visto la Sicilia protagonista alla Bit (la fiera del turismo). Renato Schifani si è a lungo intrattenuto con Gaetano Galvagno e poi anche con altri big di Fratelli d’Italia, da Manlio Messina a Elvira Amata. Ne è venuta fuori una stretta di mano su un piano di lungo periodo che prevede il mandato bis del presidente della Regione e anche quello del presidente dell’Ars.
Schifani aveva invocato un accordo sulla ricandidatura già di buon mattino in conferenza stampa: «Sono fiducioso ma sono anche espressione di una coalizione. Abbiamo problemi strategici che postulano l'esigenza di una continuità, poi non decido da solo. Io ho posto un tema di continuità visto che abbiamo attivato tutta una serie di iniziative che iniziano a dare risposte».
Al di là di accordi che guardano a una prospettiva tanto lunga (che dipende anche dagli equilibri che matureranno in Campania dove i meloniani rivendicano la candidatura), il presidente della Regione ha soprattutto rinnovato l’asse con Fratelli d’Italia. Individuando in ogni caso Galvagno come suo delfino per una successione che ipotizza se non nel 2027 almeno cinque anni più tardi dopo un bis da presidente dell’Ars. E confermando che Forza Italia sarà il punto di equilibrio di un centro che guarda stabilmente all’alleanza con la destra.
È stata una giornata, a Milano, che ha avuto scene a favore di telecamere oltre agli incontri dietro le quinte. Schifani e la Amata hanno rivendicato davanti ai giornalisti le manovre per promuovere il turismo. È stato un altro modo, questo, per rendere evidente la vicinanza del presidente a Fratelli d’Italia, partito spesso criticato proprio per gli sprechi negli investimenti in questo settore. «Il 2024 ha confermato la crescita del settore in Sicilia con oltre 21,5 milioni di presenze e un incremento del 4,2 % rispetto all'anno precedente. Particolarmente significativo è stato l'aumento degli stranieri, che segnano un +11,1% ben al di sopra del +3,7% registrato a livello nazionale» ha riassunto Schifani ricordando anche il bando che la Amata ha appena pubblicato per erogare ai gestori di hotel e complessi turistici 135 milioni di fondi europei per ammodernare o ampliare le strutture.
A Milano c’era ieri anche il sindaco Roberto Lagalla che ha cercato di inserire Palermo in questa galassia che conta su numeri record che portano con sé investimenti milionari: «Nel 2023 a Palermo si sono registrati 836.292 arrivi turistici, con un aumento del 15,8% rispetto al 2022. A crescere sono stati soprattutto i turisti stranieri. E attendiamo un ulteriore miglioramento nel 2025, supportati dalla proiezione dell’aumento di voli previsti su Palermo, che supererebbero l’8%».
Schifani ha poi ribadito la sua idea di promuovere la destagionalizzazione del turismo. E in questo piano rientra il maxi investimento da 90 milioni di fondi europei per riaprire, affidandole a privati, le terme di Sciacca e Acireale: «Sono chiuse da dieci anni - ha detto il presidente - ma oggi la Regione è pronta a voltare pagina. Rispetto al passato, quando il precedente bando per riqualificarle non ha avuto successo a causa di ostacoli burocratici e gestionali. Questa volta il contesto è completamente diverso. C’è un reale interesse da parte degli operatori del settore, che ora possono contare su condizioni più favorevoli per investire e contribuire al rilancio delle terme. E in questa logica abbiamo anche ridotto, dal 5% allo 0,5% del fatturato, il canone per la concessione delle acque termali».
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