Palermo

Sabato 22 Febbraio 2025

Partinico, due anni senza Tari per chi denuncia il racket

La sede del Comune di Partinico

Chi sarà vittima di racket a Partinico e denuncerà i proprio aguzzini per due anni non pagherà la Tari. È passato in consiglio comunale il regolamento con cui si garantisce un sostegno a chi finisce nelle mani degli usurai e ha il coraggio di fare nomi e cognomi all’autorità giudiziaria. È uno dei tre regolamenti che ha avuto il disco verde, un altro invece stato bocciato e nel contempo si è messo mano anche alle aliquote Imu, mettendo in difficoltà l’amministrazione comunale. Ancora una volta la maggioranza ha fatto emergere tutte le sue crepe. Intanto, l’atto più importante e significativo era quello del regolamento antiracket per tutelare le vittime di estorsione ed usura. L’agevolazione consiste nell’esenzione totale, per la durata di due anni, dal pagamento degli importi annui dovuti dalla vittima al Comune di Partinico per gli immobili in cui ha sede l’attività di impresa esercitata o per la casa di abitazione relativamente alla tassa sui rifiuti. I minori introiti derivanti dalla concessione di agevolazioni tributarie troveranno apposita copertura di spesa nel bilancio comunale. L’agevolazione sarà concessa anche per gli importi attualmente iscritti a ruolo, per un periodo di cinque anni dalla data di definizione del procedimento di ammissione al beneficio. «Il silenzio è complicità – ha commentato l’assessore alle Attività produttive, Mario Di Trapani - e il malaffare non si nutrirà della del nostro silenzio. Oggi, tutti insieme, abbiamo detto no alla mafia, ma abbiamo gridato sì alla libertà e alla giustizia». Tutto liscio anche per gli altri regolamenti sui mercatini dell’ingegno e sulla consulta dei giovani: «L’istituzione di questa consulta – precisa il consigliere Federica Gioiosa riguardo all’organismo giovanile che si verrà a costituire - rappresenta un primo passo per garantire la partecipazione attiva dei giovani alla vita pubblica del Comune, in modo che si instauri un canale di dialogo fra le nuove generazioni e le istituzioni locali, con l’obiettivo di raccogliere idee, proposte e suggerimenti sui temi di interesse giovanile». Le crepe sono emerse invece sul regolamento inerente le sponsorizzazioni, vale a dire le aziende private che vogliono sostenere il Comune nel portare avanti eventi di richiamo culturali e ricreativi. La commissione consiliare, composta trasversalmente da consiglieri di maggioranza e opposizione, aveva approvato il testo. Ma in aula sono emerse delle criticità e l’opposizione non ha voluto votare l’atto, ritenendo poco chiare le modalità relative alle donazioni. La maggioranza aveva le armi spuntate, non riuscendo a raggiungere il numero minimo di 13 consiglieri presenti per poter far passare l’atto e quindi è stato bocciato. «Una organizzazione dei lavori non normale - ha commentato il presidente Briganò -, con consiglieri che entravano e uscivano durante la seduta. Il mio è anzitutto un richiamo alla maggioranza e ad una responsabilità dovuta nei confronti dei cittadini che li hanno votati». Altro sgambetto anche per quanto concerne l’Imu. Maggioranza e opposizione insieme hanno votato un emendamento con cui si stabilisce di tagliare dello 0,60% le aliquote per i terreni agricoli e per i fabbricati. Tutto ciò, nonostante le perplessità dell’assessore al Bilancio Enrico Bono, il quale ha sottolineato la necessità di valutare se tale manovra provoca squilibri alla manovra finanziaria. I minori introiti si attesterebbero attorno ai 300 mila euro.

leggi l'articolo completo