La vittoria è a quota 161. Se Anthony Barbagallo e l’area Schlein riusciranno stasera (27 gennaio) a mettere insieme tutti questi voti dei delegati all’assemblea del Pd siciliano intorno alla loro proposta di regolamento congressuale, avranno vinto la sfida con le correnti dissidenti che fanno capo a Bonaccini e Orfini e, più prosaicamente, alla maggioranza del gruppo parlamentare. Sarebbe la premessa per vincere poi il congresso siciliano. È il giorno in cui nel Pd si scoprono le carte. E si va alla conta. Barbagallo, forte di un consenso che l’uomo inviato dalla Schlein, Igor Taruffi, confermerà a inizio riunione, presenterà all’assemblea del partito la proposta di regolamento congressuale che verte sul voto affidato ai tesserati e non sulle primarie. I dissidenti invocano invece il ricorso ai gazebo aperti anche ai non iscritti.
E un primo segnale della differenza che l’una soluzione ha rispetto all’altra è arrivato proprio ieri. A Siracusa si è svolto il congresso provinciale con le regole che Barbagallo vorrebbe estendere a tutta la Sicilia. E così il voto dei tesserati ha premiato il candidato dell’area Schlein, il quarantunenne Piergiorgio Gerratana, in passato assessore regionale al Territorio in uno dei governi Crocetta.
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