Palermo

Sabato 18 Gennaio 2025

Sanità, è Iacolino il candidato per l'Asp di Palermo

Salvatore Iacolino

Cambio fatto e partita quasi finita, ma se la staffetta Volo-Faraoni in capo all’assessorato regionale alla Salute aspetta solo il decreto del governatore Schifani per dirsi conclusa – anche se tra le file dell’opposizione c’è chi adombra un’illegittimità amministrativa nella nuova assegnazione dell’incarico – resta ancora tutta da giocare la casella che tra poche ore rimarrà vuota, pesante sia sul piano politico che sanitario: a chi sarà assegnata la direzione generale dell’Asp di Palermo? Anche per questa decisione bisognerà attendere la firma del numero uno di Palazzo d’Orleans, ma i rumors indicano un nome su tutti, il timoniere della Pianificazione strategica Salvatore Iacolino, che però, al nostro giornale, ricordando di avere un contratto fino all’8 maggio, rimarca di essere su tutt’altri nodi affaccendato, «sulle risorse del Pnrr destinate alla sanità siciliana, sull’ampliamento e la riorganizzazione dei reparti ospedalieri di emergenza-urgenza, sull’abbattimento delle liste d’attesa per visite e ricoveri, sulla sicurezza nei nosocomi e su tutti gli altri dossier aperti insieme al presidente della Regione, sui quali lavoriamo incessantemente da mesi». Eppure, al netto dei ragionamenti sulle convenienze contrattuali, il dirigente ha l’identikit ideale per poter guidare l’azienda palermitana, anche perché a capo dell’Asp c’è già stato, tra il 2005 e il 2009. A spingere verso questa direzione anche la probabile, difficile coesistenza in assessorato tra due figure come quelle di Daniela Faraoni e dell’attuale direttore della Pianificazione, entrambi tecnici, entrami orbitanti attorno a Forza Italia – anche se l’assessore in pectore è molto stimato in casa Lega, soprattutto sul versante catanese – ed entrambi avvezzi al decisionismo e al comando dirigenziale. Ma il passaggio di consegne fra i due, nell’azienda sanitaria di Palermo, è tutt’altro che scontato per almeno due motivi. Il primo potrebbe avere a che fare con i desiderata di FdI, che al posto della Faraoni vedrebbero bene qualcuno vicino al partito, per esempio Mario La Rocca, ex uomo forte dell’assessorato in era Covid. Il secondo, invece, è appeso alla questione più importante: in caso di dimissioni e successivo conferimento di Iacolino all’Asp, chi prenderà le redini del Dipartimento più caldo della Regione? Trovare la figura ad hoc non sarebbe facile, mentre Schifani, nonostante qualche attrito registrato in corso d’opera, ha sempre mostrato piena fiducia nell’operato del suo dirigente. Quel che è certo, è che, al momento, il timone dell’assessorato passa ad interim nelle mani del governatore, in attesa che Faraoni si dimetta dal suo vecchio incarico – in vacatio verrebbe svolto dal più alto in grado dell’Asp, il direttore sanitario Antonino Levita – e del suo giuramento all’Ars, che potrebbe avvenire martedì prossimo, previo decreto presidenziale. Una proclamazione che, secondo il referente regionale M5S Nuccio Di Paola e il capogruppo del partito all’Ars Antonio De Luca, «potrebbe essere inconferibile oltre che incompatibile» con la poltrona attualmente occupata dalla stessa Faraoni, in base al decreto 39 del 2013 che «sbarra la strada a nomine per coloro che nell’anno precedente abbiano ricoperto cariche in enti di diritto privato o finanziati dall’amministrazione o dall’ente pubblico che conferisce l’incarico». Un’ipotesi subito accantonata da Palazzo d’Orleans, dove si invitano gli esponenti Cinquestelle «a leggere fino in fondo la normativa in questione». Intanto, continuano a fioccare le reazioni sull’addio di Giovanna Volo al vertice degli uffici di Piazza Ziino. Caustico il segretario generale della Cgil Sicilia, Alfino Mannino, che spera «in una svolta, anche se è d’obbligo la cautela: dirigendo l’Asp di Palermo, Daniela Faraoni ha infatti mostrato parecchie inadeguatezze e una incomprensibile gestione dei precari. Ci saremmo aspettati dunque una nomina di più alto profilo». Decisamente più morbidi il segretario nazionale e regionale della Dc Totò Cuffaro e Stefano Cirillo, che ringraziando Volo per l’impegno e augurando buon lavoro a Faraoni sottolineano che «le critiche immotivate non aiutano a risolvere problemi complessi». Auguri di buon lavoro al nuovo assessore anche dal sindaco di Palermo Roberto Lagalla.

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