Viabilità e trasporti con lo sguardo sempre più rivolto al mare, volano per l’economia della Sicilia che sta riscoprendo il suo core business. Al Marina convention center al Molo trapezoidale di Palermo si tirano le somme degli investimenti che fin qui hanno prodotto numeri in costante crescita: il Pil dell’Autorità portuale del mare di Sicilia occidentale «è ad oggi 45 volte quello del 2017», spiega il presidente Pasqualino Monti, a margine del convengo Noi e il Mediterraneo, giunto alla sua sesta edizione. «Riguardavo gli obiettivi e gli investimenti di sei anni fa - prosegue - e sono soddisfatti del lavoro prodotto fin qui. Adesso bisogna finire l’interfaccia Porto-città, concludere i lavori del bacino che servirà per far costruire le navi: sono tutti cantieri in corso, che bisogna concludere e le aziende stanno lavorando bene e velocemente. La struttura li sta seguendo con quel metodo ormai collaudato che ci ha permesso di mettere a terra i progetti fin qui realizzati: su Palermo gran parte del lavoro è stato fatto». Adesso, però, serve che città e Porto lavorino in sinergia per restituire una via Crispi pronta ad accogliere le centinaia di migliaia di turisti che ogni anno arrivano dal mare. L’amministrazione ha individuato nell’Autorità portuale il soggetto attuatore cui «trasferiremo i fondi Fsc di cui siamo già in possesso - ha spiegato il sindaco Roberto Lagalla - per dare il via ai lavori». Che riguarderanno la passerella che attraverserà la strada a 7,50 metri di altezza e che «atterrerà proprio alla radice della via Amari - spiega Monti - evitando quindi quel semaforo che blocca il traffico. Vogliamo restituire anche serenità a via dell’Arsenale, rispettando chi abita lì». Al convegno, moderato dal giornalista Luca Telese che ha dialogato con Alfonso Femia, presidente e fondatore di Atelier(s), Aduard Rodes, direttore generale della Escola europea di Trasporto intermodale, Maurizio Carta, assessore alla Pianificazione urbanistica, Vincenzo Poerio, Ceo di Tankoa Yachts, Olivier Lavagna, direttore generale Ports de Monaco, Tommaso Cerno diretto de Il Tempo; anche il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani. Che ha sottolineato l’unicità dell’Isola per numero di capoluoghi che affacciano sul mare (6) e «tre Autorità di sistema portuale. Il Governo regionale ha inteso sostenere l’intero sistema portuale regionale per la candidatura del Porto di Augusta indetta dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica (Mase) quale base strategica prioritaria per l’energia prodotta da impianti eolici marini galleggianti - ha detto - sono passati diversi mesi dalla prima riunione tenuta a Palazzo d’Orleans, abbiamo lavorato e fatto sistema, la Sicilia ha vinto. Augusta riceverà significativi investimenti statali e regionali per conseguire un obiettivo di ammodernamento che è nazionale ed europeo. Ciò testimonia il valore di un dialogo costruttivo e dell’importanza della collaborazione istituzionale. Il mio governo ha pensato di puntare, d’intesa con le Autorità di sistema portuale, su una sola destinazione, individuando Augusta come la candidata ideale e questa intuizione, accompagnata da un costante confronto istituzionale, è stata coronata da successo. Quella che viene definita l’economia blu, l’economia del mare, costituisce il retaggio della nostra storia, la certezza di un presente che vede crescere occupati ed investimenti, ma sopratutto un’occasione per guardare ad un futuro di sviluppo e lavoro».