«Alla Regione siciliana non sarà decurtato neanche un euro dei 5,3 miliardi già assegnati all’Isola con l’Accordo di coesione sottoscritto nel maggio scorso. Le nuove risorse del Fsc 2021/27 che il governo nazionale ha deciso di destinare per la realizzazione del Ponte sullo Stretto andranno a gravare esclusivamente sulla quota riservata allo Stato. Una decisione che rappresenta un segnale di grande attenzione non solo verso questa infrastruttura strategica, ma verso l’intero territorio della nostra regione».
Lo afferma il presidente della Regione siciliana, Renato Schifani. «Abbiamo già destinato all’interno del Fondo di sviluppo e coesione - prosegue Schifani - 1,3 miliardi di euro per la costruzione del Ponte sullo Stretto, confermando la volontà di contribuire in maniera concreta alla realizzazione di quest’opera fondamentale. Inoltre, nell’ambito dello stesso Accordo, e in sinergia con i programmi europei 2021-2027, abbiamo previsto interventi infrastrutturali complementari di grande rilievo, come il raddoppio del corridoio ferroviario Messina-Palermo-Catania. Interventi che, integrandosi con il Ponte, garantiranno il pieno raggiungimento degli obiettivi del Piano regionale dei trasporti, favorendo una Sicilia più connessa e competitiva, al centro delle dinamiche di sviluppo del Mezzogiorno e del Paese».
«Confermo la massima attenzione della Società nei confronti del ruolo di Anac, dei suggerimenti e delle raccomandazioni espresse», ha spiegato Pietro Ciucci, amministratore delegato della Stretto di Messina smentendo le affermazioni del presidente di Anac, Giuseppe Busia, che aveva ipotizzato la possibilità del superamento dei vincoli europei rispetto a quelli stabiliti pèer la spesa iniziale.
«L’importo di 13,5 miliardi conferma le stime contenute nel Def 2023 - ha aggiunto Ciucci - inoltre il decreto-legge 35 del 2023, che ha riattivato il progetto del ponte sullo Stretto, richiama espressamente la Direttiva Ue in materia di contratti pubblici e vincoli di spesa dei progetti e, come naturale che sia, le disposizioni contenute saranno rispettate. Il progetto
definitivo aggiornato, unitamente al recente parere favorevole espresso dalla Commissione di Via del Mase e al Piano economico Finanziario interamente coperto, saranno sottoposti all’esame del Cipess».
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