Il primo affondo, ieri mattina, durante l’intervento all’Ars sulla manovra quater, in particolare sul primo articolo, quello che riguarda gli stanziamenti per l’emergenza idrica. Il secondo, invece, nel pomeriggio, sempre in Sala d’Ercole, poco prima del voto finale sulla variazione di bilancio, con toni pacati ma con parole che non lasciano spazio a dubbi sul giudizio di merito: «Occorre una forte accelerazione da parte del commissario nazionale contro la siccità, che ha poteri straordinari in materia. L’ho invitato a usarli, scrivendogli», perché «c’è in mezzo l’esigenza di tutelare un bene primario, l’acqua» e «io non guardo in faccia nessuno».
Mittente, il presidente della Regione, Renato Schifani, che neanche tanto fra le righe boccia così l’operato di Nicola Dell’Acqua, l’uomo nominato dal governo Meloni a gestire, con prerogative di deroga, gli interventi urgenti connessi al fenomeno.
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