Chiusa la discussione generale sul testo, l’Ars comincerà a votare domani gli articoli del disegno di legge di variazione del bilancio che vale circa 500 milioni di euro. Le opposizioni hanno insistito affinché governo e maggioranza rinuncino ad alcune norme per concentrarsi sugli articoli generali, evitando così l’ostruzionismo in aula. «Il quadro odierno è desolante. Un governo di fatto assente in aula presenta delle variazioni di bilancio che non hanno una visione d’insieme. Siamo di fronte a un insieme di norme che spartiscono risorse agli assessori: tutto questo con il solo obiettivo di tenere a bada la maggioranza». Lo ha detto il deputato del Partito democratico all’Assemblea regionale siciliana, Nello Dipasquale, intervenendo nella discussione generale sull'assestamento di bilancio. «Ancora una volta, a fronte di una consistente quota di risorse economiche, il governo perde l’occasione di innescare autentiche occasioni di sviluppo per la Sicilia - ha aggiunto il parlamentare dem - auspico che l’Esecutivo Schifani cambi marcia e si confronti con l’Aula per i necessari miglioramenti al testo». Per il parlamentare regionale del Pd, Antonello Cracolici «questa manovra rischia di essere come il prezzemolo: se ne mette un pò su ogni settore, dall’agricoltura alle imprese, dalla siccità ai disabili, ma il prezzemolo da solo non risolve nulla. Il governo - ha aggiunto - si vanta di avere somme da utilizzare per coprire il disavanzo, la verità è che nella maggior parte dei casi queste somme sono figlie dell’improvvisazione, basta guardare i 50 milioni che erano stati destinati al sostegno all’occupazione e che non sono mai state utilizzate». Critiche anche dal capogruppo del M5s all’Ars, Antonio De Luca: «La netta sensazione che traspare leggendo questa variazione di bilancio è che allo stesso governo, che l’ha confezionata, interessa poco, il suo vero obiettivo è la finanziaria che bussa alle porte. Per ora bastano le norme spot e i proclami, e se non si riesce a spendere le somme relative, nessun problema, andranno a copertura del disavanzo». Per De Luca «tutti qui mastichiamo un pò di strumenti finanziari per non capire la vera filosofia di questa manovra, che contiene tantissime norme, qualcuna anche accettabile, che andrebbero proposte in una finanziaria e non certo in una variazione. Sono tantissime le norme che andrebbero approfondite e tantissime quelle discutibili; una su tutte? Il prestito agli studenti, che se devono essere finanziati, non è un certo con un debito che li fa partire con una zavorra. Se vogliamo dare veramente un aiuto agli studenti siciliani, lo si faccia a fondo perduto».