Prima la riforma urbanistica, poi il recepimento del piano Salva Casa già approvato a livello nazionale, infine il rinvio delle elezioni nelle ex Province. Nel breve volgere di un paio d'ore l'Ars dovrebbe approvare una raffica di leggi dagli effetti politici enormi. La prima legge al voto, ormai quasi approvata, è la riforma urbanistica. Che riscrive le regole di redazione dei piani regolatori e prevede anche in alcuni casi un aumento delle cubature che può arrivare al 30%.
Il piano Salva Casa verrà invece approvato con un unico voto sotto forma di emendamento alla riforma urbanistica. Dunque la legge già varata a livello nazionale e non ancora entrata in vigore in Sicilia non verrà esaminata in ogni suo articolo ma «acquisita» come pacchetto unico.
Il piano del centrodestra prevede poi di votare un ultimo emendamento che avrà come unico effetto quello di rinviare le elezioni di secondo livello nelle ex Province: già indette per il 15 dicembre, verrebbero spostate ad aprile del 2025.
La maggioranza rinuncerà così, almeno per il momento, a reintrodurre l'elezione diretta dei presidenti e dei consiglieri accontentandosi di bloccare le elezioni che chiamano alle urne solo i sindaci e i consiglieri dei Comuni associati nei Liberi Consorzi e nelle Città Metropolitane (gli eredi delle vecchie Province).
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