«La Sicilia sta crescendo più delle altre Regioni, secondo dati Svimez. Se lo dicono gli economisti, che di solito non perdonano… È il risultato del sostegno al mondo dell’economia, ai privati e non più al pubblico. Il Pil cresce, aumentano le entrate. Chi fa impresa ha da noi un sostegno. Abbiamo semplificato le regole»: Renato Schifani ha concluso così i lavori della due giorni forzista all’hotel Domina Zagarella di Santa Flavia.
Il presidente ha tracciato un bilancio dei primi due anni a Palazzo d’Orleans annunciando che nella prossima manovra Finanziaria verrà inserita una norma che aiuta le famiglie più povere: «Sono stati stanziati 30 milioni per dare un aiuto a chi ha un reddito Isee inferiore a 5 mila euro».
Schifani ha poi ricordato che «quando mi sono insediato a presiedere la commissione Tecnico Scientifica c’era il leader dei Verdi. Ora c’è una guida autorevole. Un amministrativista conosciuto e una guida illuminata (Gaetano Armao, ndr). Così siamo riusciti a evitare che si paralizzino i processi decisionali. Quando sono arrivato ho trovato una Regione in cui non si rispondeva né si né no. Tutto era paralizzato”.
Poi il presidente ha teso una mano all’esponente principale dell’ala forzista meno accondiscendente: «Marco Falcone ci ha dato una grande mano. È stato per il governo un asse portante e darà una grande mano a livello europeo. Gli mando un abbraccio fraterno».
E anche Schifani, come in precedenza Marcello Caruso, ha preso le distanze dal precedente governo di centrodestra alla Regione sul tema delle emergenze: «I governi che si sono succeduti, non avendo una emergenza da affrontare, erano distratti. Non voglio fare polemiche ma non è stato fatto nulla sulle dighe e sulle condotte». Schifani ha detto di avere dati e previsioni che gli fanno temere che la crisi idrica e la siccità non passeranno quest’anno: «È un fatto legato al cambiamento climatico. Servono scelte forti. E lo stesso serve in materia di rifiuti, puntiamo sui termovalorizzatori per rompere un sistema. Abbiamo stanziato per questi impianti da900 milioni, se non saranno sufficienti ne stanzieremo altri».
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