L'appuntamento è fissato per stamattina alle 10 davanti al Teatro Politeama, nel cuore di Palermo. Ministri, deputati, senatori, parlamentari regionali e sostenitori della Lega si riuniranno in piazza Castelnuovo per manifestare solidarietà al ministro Matteo Salvini, sotto processo per sequestro di persona e rifiuto di atti d'ufficio. Nel frattempo, nell'aula bunker del carcere Pagliarelli avrà inizio l'arringa dell'avvocato Giulia Bongiorno, presidente della Commissione Giustizia, alla presenza dell'imputato, che replicherà alle accuse della Procura di Palermo, che nella scorsa udienza ha chiesto una condanna a sei anni di carcere per Salvini.
I magistrati, guidati dal procuratore aggiunto, e dai pm Geri Ferrara (ora alla Procura europea) e Giorgia Righi, sono convinti dell'accusa. Secondo loro, vietando lo sbarco di 147 migranti dalla nave della Ong spagnola Open Arms nell'estate del 2019, Salvini, all'epoca ministro dell'Interno, avrebbe commesso un «sequestro di persona». L'accusa sostiene che Salvini abbia agito «in violazione delle convenzioni internazionali e delle normative interne sul soccorso in mare e la tutela dei diritti umani», e che abbia «abusato dei poteri conferitigli come autorità nazionale di pubblica sicurezza».
Nel corso della requisitoria, durata sette ore, il procuratore aggiunto Marzia Sabella ha sottolineato che «i diritti umani vengono prima della difesa dei confini». La difesa di Salvini ha respinto gli addebiti durante la sua replica del 14 settembre, sottolineando che le decisioni di ritardare lo sbarco dopo la redistribuzione non erano esclusivamente del suo assistito. «Anche altri ministri hanno pubblicamente rivendicato con orgoglio i respingimenti", aveva affermato il legale spiegando che «non c'è una condotta di Salvini sul banco degli imputati ma sul banco degli imputati c'è una linea politica».
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