Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha incontrato a Piana degli Albanesi, in provincia di Palermo, il presidente della Repubblica d’Albania Bajram Begaj. Il programma, in quattro tappe, si è snodato tra piazza Vittorio Emanuele, corso Giorgio Kastriota di fronte alla Cattedrale di San Demetrio, il teatro del Seminario a piazza San Nicolò e Portella della Ginestra. «Signor Presidente della Repubblica di Albania, Autorità, care concittadine e cari concittadini, falem, mirëmëngjes. Un saluto al Sindaco di Piana degli Albanesi, e attraverso di lui a tutti i suoi concittadini, e un saluto a tutti i Sindaci delle comunità arbëreshë d’Italia, qui presenti», ha detto Mattarella. «Sono grato al Cardinale Montenegro per l’ospitalità e ringrazio il professor Mandalà per il suo intervento. Ringrazio il coro dei ragazzi che hanno cantato gli inni nazionali albanese e italiano e che ci hanno accolto con un bellissimo canto della tradizione arbëreshë. Piana degli Albanesi - capitale della cultura arbëreshë in Sicilia - ci fa sentire insieme a casa, membri di una stessa comunità: albanesi, italiani e italo-albanesi. Un’occasione per confermare, ancora una volta, la grande amicizia e collaborazione che intercorrono tra Albania e Italia». Mattarella ha ribadito che l'Italia sosterrà l'ingresso dell'Albania nell’Unione Europea che ha «la legittima aspirazione di divenirne presto parte integrante. L’Italia è - e continuerà a essere - una convinta sostenitrice di questo approdo, da realizzare velocemente per l'intera regione dei Balcani occidentali. La prospettiva nella quale il popolo d’Albania e quello d’Italia si muovono è quella europea». Il presidente ha ricordato che «i nostri popoli sono legati, inoltre, da un rapporto di fratellanza, a cui contribuiscono fortemente le comunità arbëreshë presenti in Italia. Da oltre 500 anni, queste comunità mantengono, con grande determinazione, il patrimonio culturale della propria origine; e questa straordinaria condizione suscita sincera ammirazione. Di discendenza albanese, ma da lungo tempo italiani, gli arbëreshë hanno infatti conservato con orgoglio le antiche tradizioni, i riti religiosi, la lingua stessa della terra materna». Mattarella ha poi sottolineato che «nel 2018, insieme al predecessore del Presidente Begaj, mi sono recato a San Demetrio Corone per onorare la ricorrenza dei 550 anni dalla morte dell’eroe nazionale albanese Giorgio Castriota Scanderbeg. Anche quella occasione ha posto in evidenza come gli arbëreshë costituiscano uno degli esempi più autentici dello stretto collegamento tra passato e presente, tra radici e contemporaneità, tra identità storica e identità attuale. Sono particolarmente lieto di essere qui, oggi, con l’amico presidente Bajram Begaj, in questo luogo, straordinario esempio di questa esperienza. Conosco e nutro grande ammirazione per i discendenti dell’Arbëria».