Palermo

Giovedì 21 Novembre 2024

Aziende partecipate di Palermo, le partite aperte e il rischio paralisi

Teatro Massimo, Teatro Biondo, Gesap, prossime elezioni alla Città Metropolitana, Gh (società di handling in aeroporto), Palermo Energia, Amap. Sono molte le partite aperte in questo momento nel capoluogo siciliano. Ci sono diversi ruoli di vertice in ballo e i partiti di centrodestra che governano il Comune voglio affrontare le «pratiche» contemporaneamente. È la ragione per cui fino a ora le posizioni non si sono sbloccate, col rischio di una paralisi. L’ultima dimostrazione di questo stato di cose riguarda l’Amap, l’azienda che gestisce il servizio idrico. L’amministratore unico, Alessandro Di Martino, è decaduto per scadenza naturale del mandato. E l’assemblea dei soci (il Comune di Palermo è quello che ha la quota maggiore), chiamata ad approvare il bilancio (ha un attivo di 13 milioni), non ha proposto un sostituto. E così, le deleghe operative della società sono passate al collegio dei sindaci. Un fatto eccezionale. Che evidentemente dimostra il fatto che non esiste una soluzione condivisa nella maggioranza di centrodestra. La casella vorrebbe riempirla Fratelli d’Italia (il nome che circola da presidente è quello di Antonio Tomaselli). Ma gli altri gruppi resistono. Il risultato è che il più grande gestore idrico della Sicilia è rimasto senza testa e senza una guida proprio alla vigilia di un razionamento dell’acqua (scatterà lunedì 7 ottobre) che rappresenta una traumatica tendenza per fronteggiare la crisi idrica. Senza vertice la Gesap, la società che gestisce l’aeroporto Falcone Borsellino. Vito Riggio ha lasciato l'incarico di amministratore delegato, pur rimandendo consigliere. (Nella foto la sede dell'Amap di Palermo) Un servizio completo sul Giornale di Sicilia in edicola oggi

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