Salvini tira fuori 13 casi simili a quello di Open Arms: «Ma non hanno fatto scattare nessuna procura»
Ci sono tredici casi, secondo Matteo Salvini, simili a quello di Open Arms, per il quale i pm di Palermo hanno chiesto la sua condanna a 6 anni, «che non risulta abbiano fatto scattare qualche procura». Li elenca lo stesso vicepremier e leader della Lega, nei capitoli dal titolo «Processo a un italiano», con cui ha aggiornato il suo libro «Controvento». Salvini ricorda l’interrogatorio «nell’aula bunker dell’Ucciardone di Palermo, quando il mio avvocato Giulia Bongiorno ha formulato domande a Marc Reig Creus, comandante della Open Arms che all’epoca dello scontro con il governo italiano era indagato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina (poi ne uscì pulito)». E nota come «nelle stesse ore in cui il comandante rilasciava imbarazzanti dichiarazioni nell’aula siciliana, Medici Senza Frontiere denunciava: «In 113 ancora su Geo Barents dopo 12 giornì. Dodici giorni. Più di quelli contestati a me. Non risulta che il ministro dell’Interno dell’epoca, Luciana Lamorgese, sia stata denunciata». «Voglio essere specifico - continua -, elencando episodi che non risulta abbiano fatto scattare qualche procura». E indica tredici casi, dal 2019 al 2022, che riguardano le navi di varie ong, Ocean Viking, Sea Watch 4, Geo Barents, Open Arms 1, Humanity 1, con il numero di giorni trascorsi dalla prima richiesta di Pos (porto sicuro) allo sbarco dei migranti. Si va da 4 a 16 giorni, e per ciascuno di questi casi, spiega, «non mi risulta siano stati aperti procedimenti penali per reati ministeriali». «Sono certo che a Palermo - conclude Salvini nei capitoli d'aggiornamento del libro - i giudici saranno certamente più equilibrati della collega Apostolico. D’altronde, per un caso analogo a quello Open Arms, sono già stato assolto a Catania. “Non luogo a procedere” per avere rallentato lo sbarco di alcuni immigrati dalla nave Gregoretti. Per il gup “il fatto non sussiste”. Perfino i pm avevano chiesto il non luogo a procedere. Era il maggio 2021. Io amo ricordare l’articolo 52 della Costituzione. “La difesa della Patria è sacro dovere del cittadino”. L’ho fatto e lo rifarei». Il vicepremier ricorda che il 25 agosto del 2018 al molo di Catania, mentre «al largo delle coste siciliane galleggiava la nave Diciotti, che a bordo aveva alcuni immigrati», «i centri sociali si erano mobilitati per insultare la polizia. Tra loro, nelle prime file, c’era il giudice Iolanda Apostolico, diventata famosa alla fine del 2023 per aver bocciato il decreto Cutro con l’effetto di rimettere in circolazione alcuni immigrati clandestini, clandestini che il governo Meloni aveva deciso di trattenere nei centri per le espulsioni». «Ditemi voi - prosegue -: un giudice apertamente ostile alla linea sull’immigrazione del centrodestra, può giudicare serenamente un provvedimento del centrodestra sull’immigrazione?». «Grazie a Elon Musk per il sostegno», ha scritto Salvini invece sui social, rilanciando il messaggio che il proprietario di X, Tesla e SpaceX gli ha indirizzato dopo la richiesta di condanna avanzata dal pubblico ministero di Palermo per il processo Open Arms. «Bravo Matteo Salvini! Dovrebbe essere quel pazzo pubblico ministero ad andare in prigione per 6 anni», le parole di Musk, che nel post del segretario leghista sono inserite in una grafica con l’hashtag #iostoconsalvini.