Nomine della sanità, opposizione e sindacati: «I manager si mettano subito al lavoro per riorganizzare il settore»
Il capogruppo del M5S all’Ars, Antonio De Luca, attacca sulle nomine dei vertici delle aziende sanitarie e ospedaliere. «Finalmente sulla vergognosa spartizione delle poltrone che contano della sanità siciliana è calato il sipario. Qualcuno dica ai nuovi direttori delle aziende sanitarie e ospedaliere che la situazione è quasi a terzo mondo, visto che nessuno, a parte i pazienti, sembra essersene accorto. Ora aspettiamo i fatti, quelli che finora non sono mai seguiti alle parole di Schifani». Per De Luca è necessario che «i nuovi vertici ora si mettano subito al lavoro, ma a disposizione dei pazienti e non dei partiti che li hanno sponsorizzati. Le emergenze sono tantissime, a cominciare dalle eterne liste d’attesa che, a differenza di quello che dice Schifani, scoppiano, come testimonia pure una recente indagine di Federconsumatori pubblicata dalla stampa, che dice che bisogna aspettare 600 giorni per una visita endocrinologica a Tortorici e più di 500 per un’ecografia all’addome a Milazzo. Una situazione del genere non è più tollerabile». Mentre la Cgil ha annunciato una campagna di mobilitazione in Sicilia, Lorenzo Geraci e Gaetano Mazzola, segretario generale Cisl Fp Palermo Trapani e responsabile dipartimento sanità pubblica della Cisl Fp Palermo Trapani, chiedono che «si faccia ripartire la macchina sanitaria a Palermo e Trapani, nel segno della competenza, della professionalità e dell’efficacia ed efficienza nelle prestazioni e nei servizi erogati. Auspichiamo che il management neo nominato sappia raccogliere questa sfida. Noi siamo pronti, come sempre, a fare la nostra parte». Anche per Giuseppe Badagliacca della Cisal «i siciliani hanno bisogno di un sistema sanitario all’altezza e in linea con i migliori standard europei e per questo è necessaria una profonda riorganizzazione». Per il segretario regionale Ugl Salute Sicilia, Franco Scaduto, e il coordinatore regionale Sanità Pubblica, Fabrizio Denaro, le priorità sono «la riduzione delle liste d’attesa, la riorganizzazione della rete ospedaliera, la riforma della sanità territoriale, la prevenzione e il contrasto alle aggressioni del personale sanitario, le nuove assunzioni per colmare i vuoti in organico e l’utilizzo di nuove tecnologie».