Se si cammina nei marciapiedi di viale dei Picciotti, a Palermo, bisogna abbassare la testa e storcere il collo altrimenti alcuni rami potrebbero colpire gli occhi o le orecchie e provocare dei danni. Soprattutto a bambini e ragazzi, che all’uscita da scuola corrono spensierati e non si rendono conto del pericolo.
Tutto questo accade in via dei Picciotti (e non solo), dove ostaggio delle fronde ormai selvagge e quasi a contatto con il terreno ci sono i residenti, che si ritrovano gli alberi anche nei balconi di casa, ma soprattutto le sei scuole della zona. Nel giro di pochi chilometri si concentrano infatti sei istituti primari tra cui la Maneri don Milani (scuola media) santa Macrina (scuola privata materna ed elementare) Alessandro Volta (scuola media), Danilo Dolci (scuola superiore) e un distaccamento della Franchetti (scuola media). Cui si aggiunge l’istituto Alagna in via Bazzano, dove la preside già l’anno scorso era stata costretta ad inibire alcune aree esterne per paura che qualche ramo si potesse staccare colpendo qualche malcapitato alunno. La circoscrizione chiede da anni le potature degli alberi le cui radici hanno sollevato anche il marciapiede creando più di un pericolos avvallamento. Ma ad oggi nulla è stato fatto e le fronde non vengono tagliate da ben otto anni.
«Fra poco spuntanto anche le liane - attacca Giuseppe Federico, presidente della seconda circoscrizione - questi alberi ormai rappresentano un serio pericolo, soprattutto per i più piccoli che fra poco faranno il loro rientro a scuola in concomitanza con la stagione autunnale ed invernale. Sappiamo ormai che in città siamo soggetti a bombe d’acqua e raffiche di vento davvero imprevedibili e qui lo scenario cui si può andare incontro può essere davvero tragico». Il servizio potature è a corto di mezzi e personale «e sappiamo che non è un problema dell’attuale amministrazione - prosegue Federico - noi segnaliamo da anni questo problema, che insiste anche in altre strade della seconda circoscrizione ormai al limite. Ad esempio in via Giafar, dove chi ha delle attività commerciali si lamentano che gli alberi coprono del tutto le insegne e dalla strada è impossibile vedere i negozi». La richiesta è stata portata all’attenzione anche del capogruppo di Fratelli d’Italia al Comune, Giuseppe Milazzo, «cui ho chiesto di trovare le risorse. Qualcosa èstata trovata però ad oggi gli alberi sono ancora così e in alcune scuole, quando c’è vento, si teme per l’incolumità dei bambini».
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