«Nessuna ipotesi di stop da parte del Comune di Palermo alle licenze sulle locazioni turistiche brevi, continuiamo sulla strada del confronto con le associazioni di categoria in attesa di settembre quando in tutta Italia scatterà la fase operativa del Cin, il codice identificativo unico, uno strumento di analisi incrociata dei dati analizzati con l’Agenzia delle entrate per fare emergere abusivismo e per innalzare la qualità offerta a beneficio dei consumatori». Lo ha dichiarato l’assessore al Turismo del Comune di Palermo, Alessandro Anello. «Mercoledì ho costituito un tavolo tecnico al quale partecipano, oltre alle associazioni di categoria, anche l’assessore alle Attività produttive Giuliano Forzinetti e i componenti dell’omonima commissione consiliare presieduta da Ottavio Zacco. L’obiettivo è regolamentare un settore, quello di b&b, case vacanze, affittacamere e appartamenti (locazioni turistiche brevi), che rappresenta un’opportunità di crescita economica per la città ma che, soprattutto nel centro storico, negli ultimi tempi sta proliferando in modo smisurato». «Una grossa mano per mettere ordine al mercato degli affitti brevi potrebbe arrivare anche dalle piattaforme di turismo online come Booking e Airbnb, le cosiddette Ota (online travel agencies), il cui orientamento in vista dell’attivazione del Cin sembra quello di non pubblicizzare più strutture sprovviste di codice. Un effetto deterrente determinante. Intanto, secondo le indicazioni del ministero del Turismo, il Cin sarà completamente operativo entro fine anno insieme con tutto il sistema di sanzioni. A quel punto chi pubblicizzerà una struttura senza codice identificativo sarà punibile con una sanzione fino a 5mila euro. Chi, invece, affitterà senza codice rischierà una sanzione fino a 8 mila euro».