Scontro in Consiglio comunale a Palermo sulla mozione che prevede la registrazione anagrafica delle famiglie omogenitoriali. Ad opporsi alla discussione della mozione è stato Giuseppe Milazzo, capogruppo di Fratelli d’Italia, ma l’assemblea civica, a maggioranza, ha deciso di prelevarla dall’ordine del giorno e a votarla con il solo no del gruppo di FdI.
«Stiamo sovvertendo il cronoprogramma che la conferenza dei capigruppo si era data - ha detto Milazzo intervenendo in aula - stiamo tralasciando la discussione già avviata sulle emergenze rifiuti. Evidentemente non c’è alcuna emergenza igienico ambientale, né occupazionale. Stiamo dicendo alla città che non c’è alcun problema di rifiuti, né di acqua, né quella relativa alla assistenza specialistica. Il Consiglio comunale sceglie di votare una mozione politica, legittima, ma che non condividiamo. Per noi è dirimente il fattore valoriale e programmatico. Valuteremo, appena si discuterà la mozione, chi sono i nostri compagni di viaggio e chi non lo sono più. E so bene che cosa sto dicendo».
Milazzo chiama in causa l’assessore Fabrizio Ferrandelli, presente in aula, tra i firmatari della proposta. In aula arrivano anche le proteste del presidente del «Comitato esistono i diritti», Gaetano D’Amico, che chiede la registrazione anagrafica delle famiglie omogenitoriali. Il presidente del Consiglio comunale Giulio Tantillo è stato costretto a chiudere la seduta tra le urla, «perché non ci sono le condizioni per proseguire». Il Consiglio tornerà a riunirsi domani (6 agosto) alle 14.
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