«Il sindaco Lagalla ha risposto a brutto muso e con toni decisamente inappropriati ai sindacati, che lamentano assenza di confronto e inadeguatezza delle politiche messe in campo rispetto alla crisi sociale in atto in città. Lo ha fatto ancora una volta col ritornello della presunta regolarità dell’approvazione dei bilanci e, quindi, con l’immaginaria ripartenza della macchina burocratica e amministrativa». Lo dichiarano i consiglieri e le consigliere comunali dei gruppi di opposizione: Partito Democratico, Progetto Palermo, Movimento 5 Stelle, Avs, Miceli Sindaco e Oso.
«Il sindaco sembra un disco rotto, mentre la sua maggioranza è in guerra su tutto, come dimostra l’indecoroso spettacolo del Consiglio comunale - lamenta l’opposizione -. A chi giustamente segnala l’emergenza sociale vanno date risposte, non insulti, perché la retorica di Lagalla era già stanca al momento del suo insediamento e lo è ancora di più dopo due anni di presunta amministrazione».
«Lagalla e la sua maggioranza si assumano le proprie responsabilità e rispettino il ruolo delle organizzazioni sindacali che difendono non solo i diritti dei lavoratori, ma guardano al bene di tutta la comunità. La realtà è un’altra: il nostro Comune è stato finalmente messo dal Governo nazionale nelle condizioni di approvare i bilanci ed è davvero squalificante pensare che fosse un sadismo della scorsa amministrazione non farlo. Ma le condizioni imposte dal Governo nazionale sono durissime: non a caso i cittadini non vedono segni di miglioramento e non ne vedranno. Anche le rivendicate politiche del personale sono tutt’altro che espansive - concludono - ed erano in gran parte già contenute nel piano di riequilibrio approvato nella scorsa consiliatura, mentre è evidente che si punta a privatizzare i pochi «pezzi pregiati» delle municipalizzate, a partire da Amg».
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