«Abbiamo fatto dimettere Vittorio Sgarbi e Meloni che fa? Lo candida alle Europee». Lo ha detto il leader del M5s, Giuseppe Conte, chiudendo la campagna elettorale a Palermo, svelando anche che «Sgarbi si è procurato il numero del mio cellulare e mi manda gli insulti per whatsapp. Caro Vittorio Sgarbi, non ce l’abbiamo con te, non ci interessano le singole persone, ma le istituzioni e la disciplina. Vai a fare i tuoi commerci ma lascia stare le istituzioni pubbliche».
«Da Nord a Sud -oposito di legalità - stanno dilagando le inchieste per corruzione. Ma nessuno ne parla. Addirittura c’è una classe politica che se la prende con la magistratura invece di pulire il marcio che c’è nei partiti».
Poi spazio anche ai programmi. «Imporremo a Bruxelles il reddito di cittadinanza europeo - ha detto Conte - e il salario minimo legale e glieli sbatteremo in faccia al governo Meloni. Voglio sentire un boato dal Sud». Le accuse al governo sono continue. «In campagna elettorale - ha detto ancora l’ex premier - ho trovato vergognoso riunire il Consiglio dei ministri per approvare il decreto sanità. Ma Giorgia Meloni continua a ingannare gli italiani, perché non c’è un euro per gli investimenti. C’è però l’assunzione di 5 dirigenti al ministero della Sanità».
Uno dei temi del momento è anche la guerra. «Quando decidi di scommettere sulla vittoria militare sulla Russia, come ha fatto la premier Giorgia Meloni, allora non puoi fare altro che affrontare qualsiasi scenario di guerra si presenti», ha commentato Conte. «Adesso - ha aggiunto - sono in chiara difficoltà, non si possono fermare. Si sono tuffati nell’escalation militare, stanno abbracciando la guerra ma siccome siamo in campagna elettorale parlano di pace».
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