Palermo

Venerdì 22 Novembre 2024

Set in Sicilia, boom di richieste: 73 produzioni si sono rivolte alla Film Commission

L’attore palermitano Claudio Gioè sul set della fiction Màkari

Le grandi case di produzione cinematografiche e televisive scelgono ancora la Sicilia. E danno vita a una sorta di asta per accaparrarsi i (pochi) contributi che la Regione ha messo sul tavolo per finanziare riprese nell’Isola impiegando operatori e attori siciliani. Al bando pubblicato il 22 marzo scorso hanno risposto ben 73 case di produzione: 50 hanno presentato progetti per realizzare film e serie tv, altre 21 vorrebbero girare documentari e le ultime due altrettanti cortometraggi. L’assessorato al Turismo e Spettacolo, guidato dalla meloniana Elvira Amata, ha appena pubblicato il decreto che ufficializza le istanze ammesse alla successiva fase di valutazione. In pratica, la vera corsa al finanziamento inizia adesso. Una seconda valutazione da parte della Film Commission attribuirà il punteggio a ogni progetto e così verranno divisi i 3 milioni e mezzo di budget per assegnare i contributi che abbattono il costo dei set. Il progetto più importante, almeno dal punto di vista dell’investimento è quello presentato dalla Bibi Film, la casa di produzione romana che ha girato, per esempio, la serie sulle indagini del commissario Lolita Lo Bosco: ha costi di produzione per 17 milioni e mezzo e ha chiesto un contributo da 500 mila euro. Anche la Palomar ha chiesto 500 mila euro per la nuova stagione, la quarta, di Makari. E poi la Italian International Film ha chiesto 400 mila euro per il lungometraggio L’Amore sta bene su tutto. La Terra de Punt ha chiesto 320 mila per Caravaggio a Siracusa. La Movie 4.0 altri 490 mila euro per Palermo Interno Notte. La Arbash vorrebbe un contributo das 378 mila euro per il biopic Ninni Cassarà e i ragazzi dei passi perduti. La Indiana Production girerà in Sicilia il film Io sono la fine del mondo e ha richiesto un contributo regionale di 500 mila euro. La Filmin Tuscany girerà Limit e ha chiesto mezzo milione di euro. E poi ci sono la Showlab che per Furia ha chiesto 500 mila euro e la Immagine Corporation Production che per Broken Dreams vorrebbe un aiuto da 500 mila euro.

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