Palermo

Giovedì 21 Novembre 2024

Il patto per i fondi di coesione: a Palermo restauri, strade e fognature con i soldi in arrivo da Roma, ecco le opere in programma

Casina cinese

Su Palermo piovono investimenti. Il Fondo di sviluppo e coesione (Fsc), firmato dalla premier Giorgia Meloni e dal presidente della Regione, Renato Schifani, al teatro Massimo, porta in dote 647 milioni di euro. Oltre ai 400 milioni che serviranno per la costruzione del termovalorizzatore di Bellolampo, ce ne sono altri 247 destinati ad altri 25 progetti. E 73 milioni invece destinati alla manutenzione stradale delle strade provinciali del palermitano ridotte spesso a delle trazzere impraticabili. Ma andiamo con ordine. Quelli sul capoluogo riguardano progetti che toccano diversi ambiti, dall’ambiente alla cultura fino alla rigenerazione urbana e che potranno contribuire a migliorare il volto di alcune aree della città e della qualità dei servizi. Ad esempio 19 milioni sono stati dirottati alla manutenzione dei canali di maltempo e i 15 milioni e mezzo per la realizzazione delle vasche di laminazione per fronteggiare il fenomeno degli allagamenti a Mondello e Sferracavallo. E poi ancora i 15 milioni per la realizzazione della fognatura a Cruillas e i 27 milioni per i lavori di disinquinamento della fascia costiera dall’Acquasanta al fiume Oreto, fino ai 44 milioni per gli interventi su Monte Pellegrino che permetteranno la riapertura di via Monte Ercta e i 30 milioni per la riqualificazione di aree della Fiera del Mediterraneo. «Dopo una lunga partita, Palermo riceverà altri 247 milioni di euro - afferma il sindaco di Roberto Lagalla -. È importante, inoltre, aver ricevuto altri 73 milioni che saranno messi a disposizione della Città Metropolitana e che saranno destinati esclusivamente ad interventi sulla rete stradale provinciale per migliorare i collegamenti tra il capoluogo e i Comuni limitrofi. Da oggi - conclude il sindaco - inizia un nuovo capitolo che richiederà grande senso di responsabilità e impegno da parte del Comune, della Città Metropolitana e degli altri enti attuatori dei progetti affinché, nei prossimi anni, queste risorse non vengano sprecate». Ovviamente, la provvista finanziaria servirà a coprire i costi di progetti di cui non necessariamente il Comune è il committente. In ogni caso parliamo comunque di opere che hanno una diretta refluenza sul territorio cittadino. È il caso, ad esempio, della Soprintendenza di beni culturali da cui dipendono alcuni interventi sul patrimonio culturali. Ad esempio c’è poco oltre un milione (1,1) per la musealizzazione della Cuba; stessa cifra per il restauro del terzo piano di palazzo Ajutamicristo, valorizzazione del castello dell’Uscibene, restauro e valorizzazione di villa Raffo; 900 mila per l’itinerario del Decò; 2 milioni per l’itinerario del Liberty; 2 milioni per restauro e valorizzazione della Casina Cinese (nella foto) e del suo giardino. Al commissario straordinario per il dissesto idrogeologico toccherà investire 60 milioni per mettere in sicurezza la pareti di Monte Gallo e quelle di Monte Pellegrino. Mentre direttamente il Comune si occuperà, con 8 milioni, di realizzare una strada di collegamento fra via Nicoletti e Sferracavallo; con 12 milioni e mezzo si effettueranno gli interventi di riqualificazione del waterfront «Crispi» e con 13 milioni la rigenerazione urbana e vegetale dell’asse Notarbartolo-Malaspina-Lolli. Il commissario straordinario per l’emergenza rifiuti avrà circa 16 milioni per la costruzione della vasca VII-bis per rifiuti non pericolosi. Così come 48 milioni (in totale ne servono 61) sono indirizzati a riconvertire l’impianto di depurazione di Fondo Verde; e 5,3 milioni serviranno a eliminare lo scarico fognario sul fiume Oreto, all'altezza di via Decollati. Poi ci sono 73 milioni (oltre a quelli appena descritti) di progetti destinati al territorio provinciale, quello della Città Metropolitana. Strade, solo strade da aggiustare hanno trovato posto in questo elenco di finanziamenti. Dalla provinciale 55 si Mezzojuso e Campofelice (4,6 milioni) alla 54bis di Gibilmanna (3 milioni), dalla strada provinciale 34 di Portella della Ginestra (2,5 milioni) alla messa in sicurezza della SP 21 di Sciara (2 milioni), la 5 bis di Piana (2 milioni) la Sp 16 della Traversa.

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