Palermo

Venerdì 22 Novembre 2024

Fratelli d'Italia sospende Mimmo Russo: «È un semplice iscritto senza alcun ruolo nelle istituzioni»

Antonio Rini

Fratelli d’Italia sospende Mimmo Russo e sottolinea che l’ex consigliere comunale non riveste alcuna carica. L’arresto ha fatto scattare subito la misura interna al partito, come rende noto Antonio Rini (nella foto), consigliere comunale e presidente cittadino di Fratelli d’Italia a Palermo. «Girolamo Russo (sic, ndr), da tempo semplice iscritto di Fratelli d’Italia senza più alcun ruolo nelle istituzioni, è stato immediatamente sospeso da Fratelli d’Italia. Avrà l’occasione di difendersi nelle aule di giustizia, ma le accuse lo rendono incompatibile con Fratelli d’Italia», scrive Rini. Se FdI si smarca, i Cinquestelle invece dicono che «in base ad accuse gravissime come quelle nei confronti di Mimmo Russo, il partito di Giorgia Meloni e la legalità sembrano due rette parallele che non si incontrano mai». La dichiarazione è della senatrice palermitana del M5S Dolores Bevilacqua, la quale afferma che «dall'inchiesta che ha portato all'arresto di Mimmo Russo, esponente di Fdi a Palermo, emerge l'esistenza di un autentico comitato d'affari formato da amministratori pubblici, massoni e mafiosi, con al vertice lo stesso Russo. Le accuse sono gravissime e veramente impressionanti: interventi per sbloccare una variante al piano regolatore, patti elettorali con i boss, denaro e promesse di posti di lavoro per i mafiosi in cambio di voti, un Caf messo a disposizione per l'affidamento in prova ai servizi sociali di diversi condannati per mafia che sarebbero così riusciti a lasciare il carcere. Secondo gli inquirenti e le testimonianze dei pentiti, Russo in passato avrebbe fatto quattro mandati elettorali godendo sempre dell’appoggio dei mafiosi. Non è la prima volta che accade ad esponenti del partito della presidente Meloni e nemmeno la seconda, la loro retorica si sgretola di fronte ad una realtà tragica».

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