«Non ce ne stiamo fermi. Abbiamo un piano e lo stiamo portando avanti», aveva detto pochi giorni fa l'assessore ai Lavori pubblici commentando l'emergenza buche in città, Salvatore Orlando, e annunciando imminenti novità. Oggi, a meno di imprevisti dell'ultim'ora, tre imprese dell'accordo quadro firmeranno i contratti per dare il via ai progetti di rifacimento di alcune strade. Certo, la tabella di marcia non è quella che ci si augurava in termini di celerità. Ma non sempre, ad esempio, le stesse imprese hanno le carte in regola per assumere gli incarichi. L'accordo quadro è quel tipo di appalto che individua le imprese, tetto massimo di spesa e ha quattro anni di vigenza. Si può innescare anche senza l'intera copertura economica, procedendo per frazioni, a seconda della disponibilità dell'ente.
Palazzo delle Aquile ha attivato un accordo quadro di 46 milioni, esistenti sono solo sulla carta, suddivisi in otto lotto funzionali, tanti quante sono le circoscrizioni. Questi primi sono interventi a valere sul bilancio 2023 (circa 2 milioni) e probabilmente già oggi potrebbe arrivare il cronoprogramma e il dettaglio dei lavori che saranno realizzati in centro. Più precisamente, entro l'estate si partirà coi cantieri che per questo primo contratto applicativo riguarderanno corso Alberto Amedeo (6.800 metri quadrati di superficie da rifare), piazza Peranni (1.240 metri quadrati), via Cesare Battisti (a Ballarò) e via Trieste (in tutto 3554 metri quadrati); via Lincoln che appare l'intervento più corposo coi suoi 12 mila metri quadrati. Infine due piccole porzioni di via Castrofilippo (190 metri quadrati) e via Calderai (855 metri quadrati).
Per tutti di prevede una scarificazione della strada per 3 centimetri e poi il passaggio di un nuovo tappeto d'asfalto. In rampa di lancio, sempre con l'accordo quadro, la firma per i successivi lavori in via Pignatelli Aragona, piazza San Francesco di Paola, piazza Amendola, tutta via Sammartino costeggiando poi villa Trabia e finendo in via Notarbartolo.
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