Lo scandalo dei mancati controlli sulle vetture che transitano gratuitamente nella zona a traffico limitato di Palermo produce un primo effetto, il blocco della lista bianca. Stop, cioè, alla possibilità di inserire le targhe delle macchine utilizzando le credenziali fornite dall'Amat per accedere al sistema. Il presidente Giuseppe Mistretta, con la copertura del sindaco Roberto Lagalla, ha ordinato il disinnesco di tutti gli accessi. Contestualmente ha chiesto a enti, associazioni, Comuni e società che usufruiscono della lista bianca di fornire copia dei libretti di circolazione corrispondenti ai numeri di targa delle oltre 10.400 posizioni iscritte. Lo scopo, a questo punto, è di fare una verifica incrociata per stabilire se le auto che transitano in Ztl abbiano tutte titolo per farlo. Se risulterà - spiegano in via Roccazzo - che la macchina è intestata a un privato allora sarà cancellata dalla lista bianca. Magari ci sarà qualche eccezione da fare per - poniamo - la polizia o i carabinieri, se chiedono di utilizzare appositamente il mezzo personale di un agente per effettuare le indagini. Un servizio completo di Giancarlo Macaluso sull'edizione di Palermo del Giornale di Sicilia in edicola oggi