«Il sindaco Roberto Lagalla nella settimana dell’otto marzo e mentre il Pd celebra la conferenza nazionale delle democratiche, aperta anche alle non iscritte al partito, con l’ennesima sostituzione in giunta di una donna con un uomo, tradisce il principio costituzionale e civile di pari opportunità fra i generi, riducendo a soli due componenti su 12 la rappresentanza femminile nella giunta comunale di Palermo». Lo dichiarano, con una nota congiunta, i consiglieri comunali di Palermo del Partito Democratico, Rosario Arcoleo Fabio Giambrone Giuseppe Lupo e Teresa Piccione. Il riferimento è all'ingresso in giunta di Fabrizio Ferrandelli al posto di Antonella Tirrito. Restano in giunta adesso Rosi Pennino e Brigida Alaimo.
«In un tempo in cui la politica nazionale riconosce un indiscusso primato della leadership alle donne, invece, il centrodestra palermitano riduce e svalorizza attraverso il sindaco Lagalla la garanzia del rispetto della soglia di rappresentanza del 40% oggi garantita in tutto il territorio nazionale e nelle amministrazioni delle città italiane», aggiungono. «Nel condannare un arretramento politico e culturale così grave avvieremo e ci faremo carico nella prima seduta utile del consiglio comunale di porre la questione attivando ogni necessaria attività ispettiva a tutela del principio garantito», annunciano.
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