«Fenomeno patologico». L’ufficio del segretario generale ha elaborato un report sull’andamento dei debiti fuori bilancio dell’anno passato, in confronto con il 2022. Ed emerge che la somma complessivamente sborsata è di circa 40 milioni 768 mila euro, 26 milioni in più rispetto all’anno precedente, benché nelle somme ci sono transazioni importanti che l’amministrazione ha chiuso per evitare danni economici più consistenti all’ente.
Emerge una fotografia di quello che spesso gli organi di controllo - col ragioniere generale, Paolo Basile, in testa - hanno negativamente definito un «bilancio parallelo», cioè fuori controllo perché sfugge a tutte le previsioni e dunque per i conti dell’ente rappresenta una vera e propria malattia.
Il numero è di 388 atti e in questo quadro, però, spicca il debito contratto per pagare una transazione di 21 milioni di euro alla Rap per chiudere la vertenza sulle vecchie vasche di Bellolampo. Per cui l’area del Patrimonio risulta quella che nel 2023 ha speso di più pur avendo fatto «solo» 29 debiti fuori bilancio.
Un servizio completo di Giancarlo Macaluso sull'edizione di Palermo del Giornale di Sicilia in edicola oggi
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