Cerda, l'inchiesta sulla processione da fare passare davanti alla casa del boss: il pm chiede il rinvio a giudizio del sindaco Geraci
La procura di Termini Imerese ha chiesto il rinvio a giudizio del sindaco di Cerda e deputato leghista dell’Assemblea Regionale Siciliana Salvatore Geraci (nella foto). Secondo l’accusa, avrebbe tentato di costringere il comandante della polizia municipale a scrivere al questore per ottenere che la processione del Venerdì Santo passasse davanti alla casa di un boss del paese della provincia di Palermo. Abusando dei suoi poteri, è la tesi dell’accusa, il 14 febbraio del 2022, in occasione della processione del Venerdì Santo - che imponeva un itinerario differente rispetto a quello tradizionale che prevedeva il transito vicino alla casa di un mafioso - avrebbe fatto pressioni per ottenere la deviazione del corteo «al fine di ottenere consenso elettorale da parte della comunità e il favore del Comitato della Madonna Addolorata di Cerda». Salvatore Geraci dopo avere appreso di essere indagato, il 6 ottobre del 2023, si è autosospeso dal ruolo che ricopriva di componente della commissione Antimafia regionale. Il sindaco, difeso dall’avvocato Vincenzo Lo Re, si è sempre proclamato estraneo a ogni contestazione mossa nei suoi confronti. «Risulto essere indagato per abuso d’ufficio e minaccia aggravata - aveva detto quando era gli era stato notificato l’avviso di conclusioni indagini -. C’è stato un tentativo di “mascariamento” da parte di chi mi ha denunciato, ma non vi sono capi d’accusa relativi a un qualche coinvolgimento con la mafia, voto di scambio e mazzette. Sono sereno, fiducioso perché ho sempre agito nel bene. Credo nella giustizia e nel lavoro della magistratura». L’udienza preliminare è stata fissata per marzo.