«Nel Parlamento europeo lottiamo ogni giorno contro la corruzione e la criminalità organizzata, questo è il mio impegno come presidente e come politico». È quanto ha detto la presidente del Parlamento Ue, Roberta Metsola, a Palermo, dove ha visitato, a Palazzo Jung, il Museo del presente e della memoria della lotta alle mafie dedicato a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Metsola ha anche deposto una corona sulla tomba del magistrato assassinato dalla mafia il 23 maggio 1992, alla basilica di San Domenico. «La mafia perderà sempre. È una battaglia di tutti», ha anche detto Metsola. La presidente del Parlamento Ue è stata accolta dal sindaco Roberto Lagalla e da Maria Falcone, presidente della Fondazione che gestisce il museo. «È un privilegio per Palermo - ha detto il sindaco - aver ricevuto la visita della presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola. La sua presenza autorevole ribadisce il senso di identità dell’Unione europea che trova nel Mediterraneo possibile fonte di sviluppo. Il mio ringraziamento a nome della città va alla presidente Metsola per il valore simbolico della sua visita, prima a Palazzo Jung, luogo che la Città Metropolitana ha messo a disposizione della Fondazione Falcone che non è semplice spazio di ricordo, ma elemento pedagogico e attivo per fuggire alle tentazioni della mafia e poi all’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università di Palermo perché la presenza delle istituzioni nei luoghi dello studio e della cultura rappresenta antidoto importante contro ogni forma di illegalità e di criminalità organizzata». A Roberta Metsola il sindaco ha donato la medaglia d’argento della Città di Palermo. La Fondazione Giovanni Falcone, invece, le ha donato una papera in ceramica, animale amato da Giovanni Falcone che ne collezionava riproduzioni, e un lenzuolo bianco, copia di quelli srotolati sui balconi dai palermitani come segno di lotta alla mafia. Metsola ha anche partecipato all’inaugurazione dell’anno accademico 2023-2024 dell’Università di Palermo, al Dipartimento di Ingegneria di viale delle Scienze. Nel corso della cerimonia la presidente del Parlamento europeo ha ricordato anche il femminicidio di Giulia Cecchettin. «Nessuna parola di conforto - ha detto - potrà mai riportare indietro Giulia, dobbiamo fare di più per le donne. Oggi migliaia di persone si sono riunite in un abbraccio che non ha confini, e vi invito a ricordarla non con un minuto di silenzio ma con un minuto di rumore con un applauso che deve arrivare a Padova».