Ok da Regione e Zes alla riqualificazione della Costa Sud di Palermo: si parte dallo Sperone, cantiere al via da giugno 2024
Il punto sulla situazione relativa allo stato dei progetti della costa Sud di Palermo, per i quali la Zes è stazione appaltante per conto del comune. È stato il tema della riunione, ieri, nella sede dell’assessorato regionale delle Attività produttive, del comitato di indirizzo della Zes della Sicilia occidentale, guidata dal commissario Carlo Amenta. Per la rigenerazione e il recupero di questa parte della città, che va dalla foce del fiume Oreto fino al quartiere Sperone, nella periferia Sud-est, è prevista una dote di 70 milioni (compresi i 54 milioni del Pnrr). I lavori dovrebbero iniziare entro giugno del prossimo anno ed essere completati entro il 30 giugno 2026. Presenti all’incontro, oltre ad Amenta, l’assessore regionale alle attività produttive Edy Tamajo, il commissario Irsap Marcello Gualdani. I progetti che hanno avuto l’ok al finanziamento sono: il parco a mare dello Sperone, il primo dei 4 progetti finanziati che il consiglio comunale ha esitato favorevolmente; la riqualificazione eco-compatibile del lungomare Bandita; la riqualificazione del porto della Bandita ed aree portuali; il contratto di fiume e di costa Oreto. «Il ruolo di supporto della Regione svolto dall’assessore Tamajo - ha detto Amenta - è stato fondamentale per garantire la rapidità dei processi amministrativi nei quali la Regione è stata coinvolta per il rilascio delle autorizzazioni. I progetti finanziati con i fondi Pnrr sono stati esaminati e autorizzati con estrema velocità e competenza garantendo così i tempi utili per non perdere le risorse europee». «La reale volontà politica può essere determinante per fare le cose presto e bene. Sburocratizzare le opere, i progetti e snellire le procedure deve diventare la regola in Sicilia - ha sottolineato Tamajo -. La pubblica amministrazione deve essere vista come alleata di cittadini ed imprenditori. Il mondo va veloce e richiede risposte efficaci dalla politica e dalla burocrazia».