Totò Cuffaro pronto a scendere in campo per le prossime elezioni europee «se le condizioni lo renderanno necessario». Dopo lo strappo di Taormina, e il successivo fuoco incrociato di dichiarazioni fra Forza Italia e Democrazia cristiana, Cuffaro sta maturando la scelta di tornare a fare politica in prima persona. Per farlo, l’ex governatore della Sicilia avrebbe già il nome «Liberi e forti» di chiara ispirazione sturziana da dare alla nuova lista per le europee. L’annuncio è stato dato a Villa Palagonia in una sala gremita in ogni angolo con tanta gente costretta a seguire fuori dalla sala i lavori, quasi a chiusura del congresso provinciale del partito, che si è tenuto ieri a Bagheria. Cuffaro, nell’eventualità di una corsa a uno scranno all’europarlamento – le cui elezioni dovrebbero tenersi il prossimo giugno – avrebbe individuato anche una serie di nomi di matrice centrista che potrebbero rafforzare la lista: si va dal presidente della Regione Liguria Giovanni Toti al sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, più altri elementi provenienti dall’area di Saverio Romano. La candidata di punta, che correrebbe per una riconferma, resterebbe però Francesca Donato, che ha incassato il sostegno di tutti i big della Democrazia cristiana nuova, come definita dal segretario nazionale. Al congresso nella Sala degli specchi della villa erano presenti, oltre a Cuffaro e alla stessa Donato, anche il segretario regionale, Stefano Cirillo; l’assessore regionale alla Famiglia e alle Politiche sociali, Nuccia Albano; il capogruppo all’Ars, Carmelo Pace e l’ex deputato del M5S, Caterina Licatini, nuova responsabile regionale del dipartimento Territorio e Ambiente della Dc.
Da Cuffaro non sono mancate frecciate a Forza Italia, dopo il no all’accordo elettorale. Per il leader della Dc avrebbe dell’assurdo l’obiettivo posto da Antonio Tajani sulle prossime consultazioni europee, ovvero di sfondare il dieci percento. «Quando il candidato era Silvio Berlusconi - ha affermato Cuffaro - non sono arrivati nemmeno all’otto percento». Si profila dunque una sfida fra moderati dopo gli stracci che sono volati con il ministro Tajani che aveva tuonato: «Non siamo un albergo a ore, chi vuole venire costruisce qui la sua dimora». Bordata a cui l’ex presidente aveva placidamente risposto «ne prendo atto con umiltà e amarezza, che a non volere la Dc sia parte della dirigenza di Forza Italia siciliana» pur restando saldo «il sostegno al presidente della Regione, Renato Schifani», come confermato anche ieri al congresso aperto con lo slogan «Facciamo valere le cose che contano». Nel corso della mattinata, durante i lavori del congresso, sono intervenuti anche il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, e quello di Bagheria, Filippo Tripoli.
Il congresso celebrato a Villa Palagonia è stata comunque l’occasione per eleggere gli organismi provinciali del partito. Il nuovo segretario provinciale della Dc è Santi Bellomare, che verrà affiancato dai vice segretari Giuseppe Firrarello, Stefania Vara e Pietro Garonna, con segretario organizzativo Viviana Raja. Eletto presidente Maurizio Lo Galbo, mentre i vice presidenti sono Vincenzo Minafò, Roberta Pecoraro e Gaetano Di Gregorio.Eletti anche il responsabile provinciale Enti locali Mauro Lo Baido e la responsabile Donne e Pari opportunità Giusi Provino. Come capo della segreteria politica provinciale è stato eletto Mariano Capitummino. «Accetto l’incarico di segretario provinciale con orgoglio – ha dichiarato Santi Bellomare – e profonda gratitudine verso il nostro segretario nazionale Totò Cuffaro che è riuscito a rifare la Democrazia cristiana, partito che è tornato ad essere patrimonio di tutti i moderati e non solo di quelli siciliani». E Cuffaro, che è stato applaudito a lungo dai sostenitori del partito, ha sottolineato che quella di ieri «è stata una nuova bella giornata di democrazia, che è l’essenza fondamentale del nostro impegno politico. Faccio gli auguri di buon lavoro a Santi Bellomare e a tutti i componenti della segreteria provinciale, con la consapevolezza che i nuovi eletti lavoreranno ascoltando le esigenze del territorio e dando risposte alle richieste che giungono dai cittadini».
Nella foto il segretario Santi Bellomare
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