Palermo, va avanti il progetto del Parco a mare allo Sperone. Lagalla: «Farà rinascere la costa sud»
«Con l’approvazione in Consiglio comunale del progetto del Parco a mare dello Sperone, finanziato con fondi Pnrr, l’amministrazione consegue un importante risultato nell’ambito dell’ambizioso progetto di rigenerazione della costa sud». Lo dice il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla. «Questo è solo uno dei piani per far rinascere quest’area, deturpata dall’oltraggio del sacco di Palermo - aggiunge - perché è qui che veniva depositato il materiale di risulta. Ringrazio l’Aula per l’apporto e l’approvazione di ieri sera, gli uffici e la cabina di regia che ho voluto sui fondi extra-comunali che ci sta permettendo di correre su progetti strategici e di non perdere risorse fondamentali per la città, l’assessore alle Politiche ambientali Andrea Mineo e l’assessore alla Rigenerazione urbana Maurizio Carta, che stanno seguendo da vicino i progetti, e il commissario Zes Carlo Amenta e i suoi uffici che stanno dando un prezioso e tangibile contributo per raggiungere l’obiettivo». «Dopo un faticoso anno di lavoro, abbiamo portato in aula il più importante e strategico dei quattro progetti della Costa Sud. Un risultato non affatto scontato che l’amministrazione riesce a raggiungere grazie anche all’instancabile lavoro degli uffici e all’apporto della struttura commissariale delle Zes guidata dal professore Carlo Amenta», spiega Mineo. «Con questi interventi cambieremo il volto di circa un chilometro e mezzo di costa e di via Messina Marine, offrendo una serie di servizi e di sviluppo non solo al quartiere, ma a tutta la città. Confidiamo nella sensibilità, dimostrata già ieri, del Consiglio comunale per compiere anche gli altri passaggi che arriveranno, ovvero il consolidamento dell’approdo della Bandita, lungomare della Bandita e la riqualificazione ecosostenibile della foce dell’Oreto», conclude Mineo.
L'opposizione contesta: «Il progetto ha molti limiti»
«Il Consiglio approva il progetto del Parco a Mare allo Sperone permettendo la prosecuzione dell’iter, nel tentativo di correre per non perdere i finanziamenti. Un lavoro scrupoloso di correzione e integrazione del progetto è stato fatto dall’opposizione che è riuscita a farsi ascoltare da maggioranza e amministrazione comunale». Lo dicono, in una nota congiunta, i consiglieri dei gruppi di opposizione Progetto Palermo, Pd, M5s, Oso e del Gruppo misto. «Purtroppo però, non siamo stati messi nelle condizioni di esprimere un parere positivo perché il progetto presentato al Consiglio comunale ha molti limiti e non interviene né sulla riqualificazione ambientale né sulla balneabilità e sui servizi per garantirne la fruizione. Temiamo che tali limiti possano compromettere sia la qualità del risultato finale, sia la capacità di non perdere il finanziamento. Infatti, se non si raggiungerà l’ogv, cioè il collaudo dell’opera, entro giugno 2026, il finanziamento Pnrr sarà perso, con il rischio di pregiudicare il piano di riequilibrio del Comune di Palermo». «Un progetto di fattibilità come è questo, va inevitabilmente incontro a imprevisti e varianti, che la costa sud e Palermo non possono permettersi. Sarebbe un’occasione mancata che potrebbe tradursi in un danno enorme per Palermo. Incroceremo le dita sperando che non succeda e saremo tra i maggiori tifosi che il recupero della Costa sud si realizzi per restituire ai cittadini uno dei tratti più belli del litorale», concludono i consiglieri.