Ora è in funzione, Palermo ha nuovo spazio per la spazzatura che produce. La settima vasca è in funzione, sono cominciate le operazioni di abbancamento dei rifiuti pretrattati. «Oggi - annuncia Giuseppe Todaro, presidente della Rap, la partecipata del Comune che in città gestisce il ciclo della spazzatura -, dopo avere completato tutti gli adempimenti tecnici e operativi di rito, l’azienda ha iniziato a coltivare il primo lotto della settima vasca consegnato dalla stazione appaltante lo scorso martedì». Sì, il primo lotto. La firma di martedì infatti ha segnato un punto di svolta di medio termine nella gestione dei rifiuti in città. All'assessorato regionale all'Energia è stato completato il verbale di consegna alla Rap del primo lotto della settima vasca di Bellolampo. Circa 180 mila metri cubi di spazio che riuscirà a dare alla città sufficiente tranquillità, sul deposito degli scarti, per circa 8 mesi. Un tempo sufficiente per consentire alla Regione di completare i lavori e consegnare interamente la nuova vasca di accumulo, che avrà una capacità complessiva di circa 960 mila metri cubi per un'autonomia valutata in 3-4 anni. Tutte le opere della settima vasca comprendono il nuovo impianto di stoccaggio del percolato (vasca in cemento armato di circa 4 mila metri cubi ) oltre alle strutture accessorie come un'autorimessa per i mezzi d’opera della discarica, uffici, spogliatoi e servizi igienici per citarne alcune. «Primo tassello verso una progressiva crescita della piattaforma impiantistica di Bellolampo», spiegano dalla Rap che oggi ha cominciato a depositare l'immondizia pretrattata nel bacino.
«Contestualmente - aggiunge Todaro - è stata avviata anche l’attività di pretrattamento meccanico del rifiuto presso l’ambito 5 del Tmb (trattamento meccanico biologico), secondo quanto disposto dall’ordinanza sindacale emanata la scorsa settimana. Le attività sono state organizzate e scaglionate senza bloccare la raccolta e senza incidere sul normale svolgimento del servizio in città, che è stato espletato correttamente anche nelle giornate a cavallo tra la conclusione della vecchia e la nuova ordinanza firmata a fine ottobre (numero 203). Finalmente – conclude Todaro – stiamo avviandoci con gradualità verso la gestione ordinaria e verso l’auspicata normalità. Ringrazio per questo la Regione, il Comune e gli uffici di Rap per l’impegno e mi auguro che anche la cittadinanza colga l’occasione, isolando e stigmatizzando i comportamenti incivili che hanno penalizzato il lavoro di chi sta cercando con grandi sacrifici di migliorare il servizio. Se vinciamo questa scommessa, sarà tutta la città a trarne beneficio».
Si era arrivati sostanzialmente sulla soglia dell’incubo lassù in discarica. Gli incendi di luglio e settembre hanno messo a dura prova la struttura, ma soprattutto si andava avanti con un’ordinanza dietro l’altra per consentire «abbancamenti» ormai insostenibili: leggere le relazioni di Arpa, Nopa e Asl per credere. Per gli amministratori è un sospiro di sollievo non indifferente sapere che per otto mesi si vivrà senza il patema di una discarica fuori controllo, così come è stato negli ultimi anni, fra alti e bassi.
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