Sindacati preoccupati per lo stato di difficoltà dell’azienda Rap, partecipata del Comune di Palermo che in città gestisce il ciclo dei rifiuti. I sindacati di Rap, Fit Cisl, Uiltrasporti e Fiadel-Cisal, hanno incontrato stamani (10 ottobre) il sindaco Roberto Lagalla, l’assessore comunale all’Ambiente Andrea Mineo e il capo di gabinetto del Comune Sergio Pollicita.
«Ancora una volta - si legge in una nota dei sindacati - è evidente l’impegno del sindaco Lagalla per risolvere le criticità dell’azienda, restano comunque irrisolte le problematiche economico-finanziarie della società, già palesate negli incontri precedenti, nonostante i crediti milionari vantati nei confronti del Comune. Gli impegni assunti per trasferire risorse economiche e mettere in sicurezza l’azienda ancora oggi hanno il sapore di mere dichiarazioni, rivolgiamo un appello al Consiglio comunale, che già dalla votazione di domani si cambi rotta e che gli atti approvati non subiscano poi impreviste frenate».
Domani, spiega la nota, «tra l’altro è prevista la scadenza degli accordi sindacali attraverso i quali, ormai da anni, si obbligano i lavoratori a prestare un doppio turno di servizio infrasettimanale e almeno due turni di servizio domenicale al mese. Come rappresentanti dei lavoratori - aggiungono i sindacati - abbiamo la consapevolezza che, al netto della strutturale carenza di mezzi, causa principale di un servizio inefficiente, qualora non si rinnovassero gli accordi di secondo livello, l’intera città molto probabilmente si trasformerebbe in una discarica. E questa consapevolezza è certamente nota anche ai vertici comunali e aziendali, così come ricertificato nel corso dell’incontro di oggi. Ma ci chiediamo, se il sindaco mostra volontà e impegno a risolvere le criticità dell’azienda, molte delle quali legate al mancato trasferimento di risorse dovute dal Comune, chi rema contro?».
I sindacati aggiungono: «Domani è previsto l’incontro sindacale con l’azienda, scioglieremo la riserva sulla eventuale prosecuzione degli accordi, resta l’amara riflessione che, su un tema così delicato per l’intera città si continuano a registrare posizioni ondivaghe nell’amministrazione comunale».
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